La proposta arriva da Giovanni Caso, responsabile della lista civica “Cimmino sindaco”, e sarà presentata al sindaco e alla Giunta dai consiglieri Enrico Cassese, Sara Elefante, Antonio D’Arco e Giovanni Verdoliva.
“Anzitutto, è bene chiarire che misure del genere esistono anche in altre città italiane – puntualizza Caso – e poi è una forma di equa e solidale compensazione per i disagi e le difficoltà che, indubbiamente, il traffico di mezzi pesanti, tutto concentrato lungo le vie della pasta, provoca alla città. Spesso, addirittura, le operazioni di carico e scarico della merce avvengono in concomitanza con gli orari scolastici”.
Dunque, il pagamento di un piccolo pedaggio a carico dei pastifici aiuterebbe a rendere più ordinata la viabilità locale.
“Basterà allestire un sistema di telecamere nei varchi di ingresso cittadini con contestuale pagamento di un ticket per la fascia oraria dalle 7:30 alle 17 per impedire che i mezzi pesanti, che i pastifici gragnanesi utilizzano per il trasporto merce, mandino in tilt la circolazione cittadina con consequenziale abbattimento del livello di smog”.
Con questi soldi, inoltre, sarà possibile sviluppare un serio piano di promozione dell’immagine della città.
“Il brand della città della pasta è un marchio unico al mondo, e come tale è dovere di tutti tutelarlo e valorizzarlo. Con questi soldi, potremo organizzare eventi e manifestazioni per portare il nome di Gragnano in Italia e nel mondo. Cominciando, magari, proprio a far rivivere la ‘Festa della pasta’ che, da due anni ormai, non si tiene più in città. Sono piccole cifre per società che hanno fatturati importanti – conclude Caso – ma, messe assieme, possono rappresentare una boccata d’ossigeno per le casse comunali e consentire la realizzazione di progetti che fanno bene a tutta Gragnano. D’altronde, il marchio Igp è un valore aggiunto che gli imprenditori della pasta, giustamente, possono trovare solo a Gragnano. Quella che proponiamo non è una imposta, sia chiaro: l’industria della pasta è molto importante per l’economia e l’occupazione a Gragnano, ma chiediamo solo un piccolo contributo per la valorizzazione di un brand che è di tutti. Sarà un piccolo investimento sul futuro”.