Appalto igiene urbana, la Melito Multiservizi vince il ricorso al Tar della Campania contro il Comune di Castellammare di Stabia e la Ego Eco srl di Cassino.
E’ delle ultime ore la sentenza, a firma dei giudici del tribunale amministrativo, che decreta il non corretto svolgimento della procedura “negoziata” utilizzata dal Comune nello scorso mese di febbraio per affidare la gestione del ciclo rifiuti dopo il crac della partecipata comunale Multiservizi e lo stop al conferimento dei rifiuti per sette giorni imposto dal sindaco Nicola Cuomo.
Nelle scorse settimane il Consiglio di Stato aveva rimandato la questione di nuovo al Tar (dopo una prima bocciatura del ricorso) che ha stabilito che la Melito Multiservizi doveva essere ammessa alla gara pur non essendo stata invitata dall’Ente. Per il Comune è arrivata un’ammenda da 100mila euro e l’intimazione a non procedere alla proroga dell’appalto alla Ego Eco.
Con riferimento alla sentenza del Tar di Napoli n4451/2014 l’amministrazione comunale, intanto, in una nota ha precisato che:
1) La quasi totalità delle censure della società ricorrente la Melito Multiservizi sono state ritenute infondate e lo stesso Tar ha riconosciuto come giusta la scelta operata dal dirigente di non ammettere alla gara la Melito Multiservizi, in quanto non invitata alla stessa.
2) Il Tar ha eccepito un vizio a monte della procedura nel momento in cui non sono stati esplicitati i criteri, in base ai quali si è proceduto ad individuare le sedici società invitate a concorrere .
Per fare chiarezza e sgombrare il campo senza alcun equivoco si precisa che i criteri individuati dal dirigente erano i seguenti: società operanti nei comuni capoluogo di provincia della regione, nei comuni con popolazione superiore a cinquantamila abitanti della Provincia di Napoli, nei comuni limitrofi alla città di Castellammare. Gli stessi criteri non sono stati pubblicati per evitare operazioni di cartello, e scongiurare eventuali turbative d’asta. Ma gli stessi sono stati resi noti in sede di aggiudicazione della gara. In questo quadro si ribadisce la scelta di massima trasparenza compiuta dal dirigente, in un momento di massima difficoltà della città, superato con l’aiuto dei cittadini. Il Sindaco , è necessario ricordarlo, poteva affidare in maniera diretta lo stesso, senza ricorrere a nessuna procedura di gara. Per questi motivi al più presto sarà depositato il ricorso al Consiglio di Stato, avverso la sentenza pronunciata dal Tar. Per la fine del mese di agosto sarà completata tutta la documentazione necessaria a bandire una nuova gara di rilevanza europea per la scelta del soggetto gestore dei servizi di spazzamento e raccolta rifiuti, secondo le modalità del porta a porta. La stessa decisione di risarcimento del danno sarà contestata in sede di Consiglio di Stato. Pur non condividendo la sentenza stiamo operando nel rispetto della stessa. In attesa della decisione del Consiglio di Stato garantiremo la continuità del servizio, senza disagi per i cittadini .
