Fumata nera sul fronte bonifica per Bagnoli che ripiomba nell’abbandono

pozzuoliFumata nera per via di Pozzuoli a Bagnoli (primo tratto di via Napoli a Pozzuoli) sul fronte bonifica. Per mesi dalle pagine del giornale avevamo denunciato gravi disfunzioni di una comunità sempre più in balia degli eventi: blatte e ratti residenti in pianta stabile nella zona, rifiuti ovunque, abusivi che vendono alcolici in spiagge situate in tratti costieri non balneabili noleggiando nel contempo lettini di fortuna sono solo alcune delle oscenità ancora persistenti in un’area urbana di fatto abbandonata dalle istituzioni.

Dopo un iniziale interessamento da parte degli organi di controllo scaturito proprio dalle segnalazioni pervenute dal nostro giornale, Bagnoli ripiomba nel più cupo fatalismo rinunciatario.

Non intendiamo elevarci a paladini della giustizia, ci mancherebbe altro: tuttavia lusinga l’idea di essere vigili osservatori di una realtà violentata per decenni da politiche industriali senza scrupoli e da amministratori non all’altezza del delicato ruolo ricoperto. Il sindaco di Napoli Luigi de Magistris ha abbandonato la periferia della città ad un declino tanto miserabile quanto continuo: non si può rimirare passivamente un simile sfacelo, rendersi complici silenziosi di chi dal palazzo di città non ha mosso un dito per garantire dignità e qualità d’esistenza ad una delle aree più rappresentative della città.

Nel nostro piccolo continueremo con umiltà a segnalare vergogne sociali che non hanno alcuna attenuante da concedere a chi governa maldestramente la comunità partenopea.

Ormai si sta toccando il fondo: a Napoli si muore per il crollo di calcinacci e la cosa, incredibilmente, non scuote più di tanto le coscienze di chi male amministra la capitale del Mediterraneo.

Perifrasando una celebre commedia di Eduardo De Filippo diremmo “che la nottata a Napoli proprio non passa” con i residenti alla ricerca di un raggio di sole che fatica vistosamente a far capolino dai nuvoloni della cattiva politica.

Alfonso Maria Liguori

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