Il parco giochi di via Emblema sempre più discarica a cielo aperto

via emblemaTERZIGNO – L’anno scorso prima dell’inizio della stagione estiva denunciammo lo stato degradante del parco giochi per i bambini in via Salvatore Emblema a Terzigno. Nei mesi successivi, la zona è stata ripulita prima da un’associazione privata e successivamente anche dall’amministrazione comunale. Tutta l’area, soprattutto nei mesi estivi è presa letteralmente d’assalto dai cittadini, non solo di Terzigno, ma anche dei paesi limitrofi.

Ovviamente, come da copione, anche in questa estate 2014 tutta la zona diventa il deposito, tra l’indifferenza di tutti, di cumuli d’immondizia, e rifiuti di vario genere, certamente non solo frutto dei tanti fruitori dell’area, ma risultato di una vera e propria abitudine criminale di abbandonare per strada quanto dovrebbe essere regolarmente smaltito secondo le norme e l’organizzazione comunale vigente.

Certamente chi dovrebbe supervisionare su tutta l’area, inclusa nell’area del Parco Nazionale del Vesuvio, e quindi l’Ente Parco e l’amministrazione, risulta troppo spesso indifferente a queste tematiche, ma l’inciviltà delle persone vince su tutto con l’abbandono selvaggio di sacchetti, quando va bene, e di rifiuti in genere in un luogo che dovrebbe essere il fiore all’occhiello per l’intera comunità vesuviana.

In questi giorni sta anche partendo la richiesta di sorvegliare l’area soprattutto nell’arco temporale notturno, poiché i più incivili “lavorano” soprattutto in quelle ore. La speranza però è che la nuova gestione della raccolta dei rifiuti s’interessi in maniera sistematica anche di quest’area, soprattutto dopo la stipula del nuovo contratto con il comune vesuviano per un impegno finanziario di circa quindici milioni di euro per i prossimi cinque anni.

Si attende anche l’installazione delle telecamere di sorveglianza, per le quali l’inizio dei lavori era previsto per il 16 giugno scorso. Potrebbe essere questo un ulteriore passo verso la risoluzione del problema. In questo caso il condizionale è d’obbligo.

Nando Zanga

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