Erano circa le 13,30 del 9 settembre, quando a San Giuseppe Vesuviano una pattuglia dell’Arma dell’aliquota radiomobile della compagnia di Torre Annunziata agli ordini del comandante Antonio Russo, durante le consuete attività di controllo sul territorio ha fermato un 17enne alla guida di uno scooter da 125 cc. di cilindrata perché sprovvisto di patente di guida.
Detta così un normale episodio di cronaca se non fosse che il tutto si è svolto con una sequenza di eventi troppo simile ai tragici fatti accaduti pochi giorni fa a Napoli, nel Rione Traiano.
Il posto di controllo predisposto dai due carabinieri e uno scooter che non si ferma all’alt intimato. Un giovane che, nonostante quanto accaduto a Napoli, decide in un istante di dare gas, travolgendo l’uomo in divisa e dandosi alla fuga. Il breve inseguimento si conclude in qualche minuto con il fermo del giovane.
Così la dinamica dei fatti nella ricostruzione dell’Arma: uno dei due militari ha alzato la paletta per intimare l’alt al giovane che, di tutta risposta, ha forzato il posto di controllo travolgendo il carabiniere. In pochi minuti il ragazzo, incensurato, è stato raggiunto e fermato.
Denunciato a piede libero alla Procura dei Minorenni di Napoli, il giovane dovrà rispondere anche del reato di resistenza a pubblico ufficiale e lesioni.
Ferite diffuse ma guaribili in pochi giorni per il militare 33enne, protagonista dell’infelice episodio.
MarDiPa