Emergenza crolli, Irlando: “Ora chiarezza e trasparenza”

caerceriNon si contano più ormai gli interventi dei vigili del fuoco all’interno del cosiddetto “quadrilatero delle carceri” di Torre Annunziata: i crolli avvengono quasi con cadenza quotidiana. Alcuni giorni fa l’ultimo episodio in via Magnolia, dove una bambina è stata colpita da alcuni calcinacci. Sulla problematica è intervenuto l’assessore Antonio Irlando.
Assessore, i residenti sono stremati dai continui crolli: l’amministrazione come intende intervenire?

Intendiamo affrontare il problema “Quadrilatero delle Carceri” con assoluta chiarezza e trasparenza amministrativa, seguita solo da possibili azioni concrete. Non è tempo di illustrare ipotesi, spesso senza fondamento, idee prive di analisi e annunci ad effetto che illudono e deludono ormai da troppo tempo.

In questi anni il Municipio si è fatto “sentire” in quella zona?

Il degrado è ormai cronico in gran parte del quartiere ed è reso evidente dai crolli avvenuti e da altri che sono tristemente annunciati. Sono decine le ordinanze di sgombero degli edifici. Più volte in lunghi anni gli uffici comunali hanno, attraverso ordinanze ripetute e sempre disattese, sollecitato i proprietari degli immobili ad eliminare il pericolo e a prendersi cura delle loro proprietà. Dal terremoto dell’80, per ragioni diverse e complesse, in tanti hanno preferito abbandonare le loro case e andare a vivere altrove.

Antonio Irlando 1 - assessore Torre Annunziata - PD
L’assessore Irlando

Ci sono progetti a medio-lungo termine? E finanziabili in che modo?

Se lo Stato non ha finanziato tutti gli interventi ricostruttivi del dopo terremoto del 1980, il Comune nulla ha potuto fare in supplenza negli ultimi decenni. Un progetto di recupero e rigenerazione urbana oggi è mera illusione se mancano interventi finanziari concreti dello Stato e, in particolare, della Regione Campania che sul tema, proprio negli ultimi anni della Giunta Caldoro ha emanato provvedimenti effimeri, dalle evidenti sembianze di scatole vuote.

Dunque cosa si può fare nell’immediato?

Per consentire concrete azioni possibili, unitamente all’assessore Celone, ho predisposto un piano breve di azioni concrete. Prima di ogni altra cosa è stato avviato un censimento aggiornato delle criticità statiche degli edifici.
Un primo paradosso che rende complessa l’azione del Comune, anche per procedere a demolizioni necessarie, è nel fatto che molti edifici sono abbandonati da decenni e il titolare risulta essere ultracentenario. In questi casi risalire a tutti gli eredi per notificare un qualsiasi atto del Comune, è talvolta impossibile. Un secondo paradosso che abbiamo rilevato riguarda la presunta volontà di molti proprietari che vorrebbero alienare la loro proprietà in favore del Comune ma che nei fatti non hanno mai attivato azioni concrete recandosi da un notaio e invitando il Comune a raccogliere la donazione.

Per fare chiarezza su questi ultimi due aspetti si attiverà un gruppo di lavoro con personale comunale composto da un tecnico esperto di procedure espropriative e catastali e da un avvocato che dovrà seguire la correttezza di tutti i procedimenti già svolti e da compiersi. Intanto il Comune ha un dovere che è quello di garantire la sicurezza di chi abita in case del quartiere che sono agibili, per tutte le altre bisognerà rimuovere tutte le macerie già prodotte e soprattutto i pericoli evidenti, attivando innanzitutto le responsabilità dei singoli proprietari, ai quali, solo al termine di un laborioso iter burocratico il Comune può sostituirsi anche demolendo gli edifici irrecuperabili. Solo dopo si potrà parlare di micro interventi per rendere vivibile ciò che resta del quartiere.

FraFree

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