“Li Marri Terra & Tammorre”: successo per la serata d’apertura

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Parte all’insegna della cultura delle origini e dell’identità territoriale legate alla storia del sud la settima edizione de ‘Li Marri Terra & Tammorre’, il festival dell’arte del canto su tamburo che è cominciato ieri sera nel suggestivo scenario del complesso parrocchiale dedicato alla SS. Vergine del Suffragio a Marra.

Introdotta come sempre da Pasquale Matrone, storico ‘patron’ e promotore dell’intera manifestazione, l’apertura del 26 settembre è stata infatti dedicata quasi interamente al periodo di storia a cavallo dell’Unità d’Italia che ha visto nascere il controverso fenomeno del brigantaggio nel nostro territorio. A tenere banco con un’interessante digressione sulla condizione del Sud Italia ai tempi dell’unificazione, l’intervento del dottor Carmine di Somma, presidente dell’associazione Unione Due Sicilie che, partendo dalla confusa presentazione della figura del brigante su un libro di scuola media, ha provato a gettare un po’ di luce sulle origini di questo fenomeno storico che è il brigantaggio, origini strettamente legate agli avvenimenti storici accaduti intorno alla metà dell’800 e che sono ancora parzialmente avvolti nell’ombra.
Ad ospitare il dibattito, l’auditorium della parrocchia di Marra, per l’occasione allestito con una tavola colma di prodotti alimentari artigianali che sono il fiore all’occhiello di varie località campane; i prodotti locali cosiddetti a ‘Km zero’ sono stati un altro importante protagonista della serata con l’ambizioso progetto dell’associazione ZERO e-Missioni, il cui scopo è proprio la valorizzazione sociale e culturale delle tradizioni contadine agroalimentari partendo da una spesa consapevole e legata al territorio.

Fiore all’occhiello del sentito momento culturale, è stata la partecipazione di Simone Carotenuto, leader del gruppo di musica popolare Simone e Tammorrari del Vesuvio, che ha presentato l’essenza delle origini dei diversi stili di tammurriata presenti nel territorio campano decantando e spiegando magistralmente strofe tratte da tarantelle e canti popolari.
Due i momenti musicali che hanno fatto da crocevia all’importante momento culturale: la toccante esecuzione del brano di Eugenio Bennato Vento del Sud da parte di Michele Zaccaria, attivista e finanziere che ha portato sul piccolo palcoscenico il problema senza fine della Terra dei Fuochi e dei roghi tossici; e il rap identitario di Angel Crave, che con la sua ‘A Verità ha concluso il dibattito del Dottor Di Somma sull’Unità d’Italia.

L’unica pecca della serata è stata la ristrettezza di pubblico, forse non abbastanza sensibile a tematiche storiche e culturali, e l’assenza degli altri due ‘big’ che avrebbero dovuto intervenire e prendere parte al dibattito, il dottor Gabriele Scarpa, giornalista e autore del libro ‘L’ultimo brigante del sud, storia della banda Pilone’ che ha disertato per una convention politica, e il docente universitario Marcello Curzio, assente per via di un problema di salute.
Insomma, non solo musica in questa edizione de ‘Li Marri Terra & Tammorre’, è infatti la grande attenzione alle problematiche sociali, culturali e storiche a fare di questa manifestazione come una delle migliori e assolutamente uniche nel suo genere.

Stasera e domani le due serate dedicate interamente alla musica della tradizione popolare; stasera, 27 Settembre l’appuntamento è con la pura tradizione rappresentata dai gruppi e dalle paranze provenienti dall’Agro Nocerino, da Terzigno, da Somma Vesuviana, dalla Costiera Amalfitana e dal Cilento; domani sera, 28 settembre, ricercatezza e stili popolari che si miscelano con altre culture col progetto musicale salentino di ‘Anna ca l’acchi’ e Simone Carotenuto e i Tammorrari del Vesuvio che in anteprima presenteranno alcuni brani tratti dal loro nuovo lavoro musicale.

Raffaele Cirillo

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