Progetto Grande Sarno, Aliberti: “Una grande opportunità”

comune Scafati

Nonostante le tante perplessità sollevate nei mesi da cittadini, membri di associazioni e comitati civici contro il progetto ‘Grande Sarno’, l’immane progetto di grande impatto per tutti i comuni e le città toccati dal percorso fluviale più inquinato d’Europa non si ferma.

Ieri mattina si è svolta la Conferenza dei Servizi propedeutica al ‘Grande Sarno’ alla quale hanno partecipato tutti gli enti e le autorità interessate e alla quale quasi tutti i partecipanti hanno espresso parere positivo. Al centro del vertice il primo lotto di lavori da circa 60 milioni di euro che riguarda la realizzazione di uno scolmatore delle piene, ossia di un’opera in grado di evitare alluvioni nei territori a valle di Scafati e opere di riqualificazione del tratto litoraneo di Torre Annunziata, dove sfocia il Sarno.

Alla fine del meeting il sindaco di Scafati Pasquale Aliberti, uno dei grandi sostenitori del progetto, ha dichiarato: “Il progetto ‘Grande Sarno’ è una grande opportunità per il nostro territorio al fine di risolvere definitivamente il problema degli allagamenti e delle esondazioni del fiume, ne è dimostrazione il parere positivo di quasi tutti i partecipanti alla Conferenza di questa mattina. Ai sindaci che hanno votato contro e a quelli che ancora sono dubbiosi chiediamo un atto di coraggio, di prendersi le proprie responsabilità nell’interesse della nostra comunità. Bisogna uscire definitivamente da questo ambientalismo di facciata senza logica che rischia di farci perdere ancora una volta l’opportunità di risolvere una problematica ambientale che viviamo da anni sulla nostra pelle:a loro ci rivolgeremo quando le strade e le case saranno di nuovo piene di acqua. Riflettiamo!”.

Siamo davvero sicuri però che per risolvere il problema allagamenti a Scafati basti affidarsi solamente ai lavori previsti dal ‘Grande Sarno’? Bisogna ricordare che a Scafati a ‘fare acqua da tutte le parti’ è anche il sistema fognario; bastano 5 minuti di pioggia per paralizzare il traffico delle periferie ben lontane dal corso del Sarno.

Raffaele Cirillo

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