Game over per la periferia partenopea

bagnoli_napoliGame over per la periferia partenopea. Basta osservare Bagnoli per comprendere il regresso socio economico che impera sovrano all’interno di un territorio tradito dal buon Luigi De Magistris, sindaco sospeso e attuale globe trotter di una città sempre più in balia degli eventi. Barra, Scampia, Ponticelli, San Giovanni a Teduccio : realtà urbane accomunate dalle stesse gravissime assenze istituzionali, dalla latitanza di uno stato che prende atto di certe oscenità civili solo all’indomani dell’ennesima tragedia annunciata.

Dormitori e ricettacoli di pregiudicati queste aree metropolitane “puzzano” del peggior tipo di camorra, di quella violenta e cinica nei confronti delle nuove leve, capace di ammaliare i giovani  con il miraggio di vite agiate che invece  conducono inesorabilmente alla galera o alla violenta morte prematura. Allora basta con gli scoop miserabili, con il riempire le pagine dei giornali o gli spazi televisivi del dolore di povera gente spesso vittima dell’indifferenza e della disonestà di chi dovrebbe vigilare e non lo fa.

Dove sono i servizi sociali, i progetti finanziati dalla comunità europea per i giovani a rischio e le iniziative promosse sullo stessa tema direttamente dallo Stato finalizzate alla formazione professionale delle nuove leve. Si piange a vuoto a Napoli e spesso chi si lascia andare alle lacrime non ne avrebbe motivo : ma si sa la crisi economica in atto a livello europeo offre l’ alibi ideale agli sciacalli, agli accattoni che pur essendo benestanti strisciano tra i reali nulla tenenti pur di accaparrarsi un posto fisso di lavoro che gli permetta di “pagarsi le bollette” non togliendo nulla al capitale. Napoli è piena di questi individui vero cancro della società civile.

Avviliti da un andazzo che lascia poco spazio alla speranza gli studenti napoletani cominciano tristemente a canticchiare negli atenei e negli istituti scolastici superiori : “ il morbo infuria (della corruzione e dell’ingiustizia) il pan ci manca sul ponte sventola bandiera bianca!!”.

Alfonso Maria Liguori 

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Alfonso Maria Liguori
Pubblicista, con formazione scolastica classica e frequenza universitaria presso l'Ateneo Federico II di Napoli (corso di Laurea in Filosofia). Dal 2003 "Aml" è nato, giornalisticamente parlando, con il settimanale diocesano della Curia di Napoli "Nuova Stagione". Successivamente collabora con Cronache di Napoli, con Metropolis, con Napoli Più, svolgendo nel contempo attività di pubbliche relazioni e portavoce di politici. Impegnato nel sociale nel 2003 ha preso parte ad un progetto sociale per il recupero di minori a rischio promosso dall'associazione onlus "Figli in Famiglia" in collaborazione con il Tribunale per i Minori di Napoli. Ha curato eventi di solidarietà per associazioni onlus in favore di noti ospedali partenopei in collaborazione con l'Ubi Banca Popolare di Ancora. Ha diretto la trasmissione televisiva "Riflettori su Ercolano" (a sfondo sociale) per Tele Torre. Profondo conoscitore della strada e dei complessi meccanismi sociali che caratterizzano le problematiche di Napoli e della sua provincia, da anni collabora attivamente con il Gazzettino vesuviano.