Game over per la periferia partenopea. Basta osservare Bagnoli per comprendere il regresso socio economico che impera sovrano all’interno di un territorio tradito dal buon Luigi De Magistris, sindaco sospeso e attuale globe trotter di una città sempre più in balia degli eventi. Barra, Scampia, Ponticelli, San Giovanni a Teduccio : realtà urbane accomunate dalle stesse gravissime assenze istituzionali, dalla latitanza di uno stato che prende atto di certe oscenità civili solo all’indomani dell’ennesima tragedia annunciata.
Dormitori e ricettacoli di pregiudicati queste aree metropolitane “puzzano” del peggior tipo di camorra, di quella violenta e cinica nei confronti delle nuove leve, capace di ammaliare i giovani con il miraggio di vite agiate che invece conducono inesorabilmente alla galera o alla violenta morte prematura. Allora basta con gli scoop miserabili, con il riempire le pagine dei giornali o gli spazi televisivi del dolore di povera gente spesso vittima dell’indifferenza e della disonestà di chi dovrebbe vigilare e non lo fa.
Dove sono i servizi sociali, i progetti finanziati dalla comunità europea per i giovani a rischio e le iniziative promosse sullo stessa tema direttamente dallo Stato finalizzate alla formazione professionale delle nuove leve. Si piange a vuoto a Napoli e spesso chi si lascia andare alle lacrime non ne avrebbe motivo : ma si sa la crisi economica in atto a livello europeo offre l’ alibi ideale agli sciacalli, agli accattoni che pur essendo benestanti strisciano tra i reali nulla tenenti pur di accaparrarsi un posto fisso di lavoro che gli permetta di “pagarsi le bollette” non togliendo nulla al capitale. Napoli è piena di questi individui vero cancro della società civile.
Avviliti da un andazzo che lascia poco spazio alla speranza gli studenti napoletani cominciano tristemente a canticchiare negli atenei e negli istituti scolastici superiori : “ il morbo infuria (della corruzione e dell’ingiustizia) il pan ci manca sul ponte sventola bandiera bianca!!”.
Alfonso Maria Liguori