Colonnine off limits per stranieri. Caos sulla sosta a pagamento

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Colonnina priva di pulsante e/o funzione per la selezione delle lingue straniere.

POMPEI. Dispositivi privi di tasto per selezionare la scelta della lingua estera desiderata (vedi foto). Stranieri disorientati all’atto dell’acquisto dei ticket che consente la sosta su aree pubbliche nella città di Pompei. Le colonnine di marca Siemens, predisposte dalla società appaltatrice Publiparking, sono di fatto sprovviste di qualsiasi funzione che consenta di poter decidere in quale lingua ottenere l’erogazione del biglietto.

Una situazione che appare alquanto deficitaria per una città che si fregia di marchio Unesco, meta di milioni di turisti ogni anno. Nelle settimane scorse alcuni residenti avevano segnalato la presenza di insoliti caroselli di stranieri, intenti ad armeggiare invano con le tecnologiche macchinette.

In diverse situazioni si era reso necessario l’aiuto di alcuni pompeiani. A pochi giorni di distanza, il mistero è svelato: le colonnine rilasciano esclusivamente biglietti in lingua italiana, in barba alla presenza dei flussi turistici che arrivano in città dai paesi esteri. Una mancanza che appare ancor più insopportabile se si considera il fatto che l’Italia è membro dell’Unione europea.

La sosta su aree pubbliche crea disagio ai turisti ma non solo. Da settimane, infatti, anche i pompeiani chiedono una maggiore chiarezza esplicativa in merito alla partenza del servizio. La questione appare ai più alquanto ingarbugliata. Gli ausiliari del traffico giustificano la loro presenza in strada come necessaria per effettuare alcune “prove” sul servizio. E, con palmari alla mano, rilasciano sulle vetture parcheggiate inediti scontrini.

Dal Comune invece fanno sapere che sono ancora in corso le trattative con la Publiparking, subentrata alla precedente società Publiservizi nella gestione del medesimo servizio. Il dialogo fra la concessionaria  e l’ente comunale sarebbe ancora aperto: il tutto per arrivare all’articolazione di un servizio più vicino alle esigenze della cittadinanza.

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Scontrino apparso su diverse auto parcheggiate.

La sosta a pagamento su aree pubbliche non è entrata a regime, a differenza delle colonnine. Queste, di fatto, succhiano soldi da prima della scorsa estate, da quando cioè avveniva il passaggio di consegne fra le due società. La Publiparking installava le proprie colonnine, preparando la sua presenza sul territorio pompeiano ma, di fatto però, il servizio era sospeso.

Un frangente durante il quale si sarebbe dovuto provvedere a sigillare le macchinette che invece, indisturbatamente, si “nutrono” avide di monete pur non essendo partito il servizio.

Lo stesso sindaco Ferdinando Uliano, nel corso dell’ultimo consiglio comunale, aveva annunciato la preparazione di alcuni dossier, afferenti ai principali nervi scoperti dell’operato dalessiano: da “La Cartiera” al cimitero cittadino, dalla casa di riposo “Carmine Borrelli” alla questione delle sosta a pagamento su aree pubbliche. Documenti che l’amministrazione comunale targata Uliano avrebbe provveduto ad inoltrare all’Anac, alla Prefettura di Napoli, alla Guardia di Finanza, alla Polizia di Stato e ai Carabinieri.

Un’attività di attenzionamento da parte dell’ente comunale agli organi di vigilanza preposti, che non ha escluso neppure la sosta a pagamento su aree pubbliche.

MarDiPa

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