“I risultati elettorali fatti registrare da Forza Italia nelle due competizioni regionali in Calabria ed in Emilia Romagna, sono ben al di sotto di ogni immaginabile flessione del consenso. Adesso si ascolti Raffaele Fitto: si mandino a casa i nominati e si apra il partito al confronto ed alla democrazia”. Così il senatore Vincenzo D’Anna, vicepresidente del gruppo Gal (ma eletto in Campania nelle liste del Pdl-Fi), commentando i risultati delle regionali.
“Quanti come me – ricorda D’Anna – hanno, in tempi non sospetti, contestato sia l’organizzazione verticistica ed inadeguata del partito, sia l’accondiscendenza verso la cosiddetta riforma costituzionale, provano, al tempo stesso, amarezza e rabbia. Sono stato ritenuto un folle e conseguentemente emarginato da improbabili dirigenti di partito, anche nelle aule parlamentari dove ho tentato, insieme con pochi altri, di tenere vivo il ricordo dei valori del liberalismo e dei principi distintivi che portarono alla costituzione del partito liberale di massa con a capo Silvio Berlusconi”.
“Il ritorno in campo del presidente Berlusconi certo agevolerà le cose in futuro, ma non potrà cambiarle sostanzialmente. Laddove, infatti, non v’è politica né programmi di tutela dei ceti sociali rappresentati, non potrà mai esservi consenso elettorale” conclude D’Anna.
“E’ inutile nascondersi. I risultati delle regionali parlano da soli: Forza Italia è in caduta libera. Siamo tornati all’anno zero. Ha ragione l’eurodeputato Raffaele Fitto quando dice che bisogna azzerare tutto e mandare a casa i nominati. Mi auguro proprio che il suo appello non cada nel vuoto. E’ giunta, infatti, l’ora di rifondare il partito rinnovando la nostra offerta politica e recuperando quello spirito liberale che ci vide assoluti protagonisti nel ’94”. Così il senatore Antonio Milo, iscritto al gruppo Gal ma eletto in Campania nelle file del Pdl-Fi.