Alle prime ore di stamane, la Polizia di Stato ha eseguito 14 provvedimenti nei confronti di altrettanti componenti di un sodalizio criminoso, operante nel Parco Verde di Caivano (NA), ritenuto gravemente indiziato di associazione per delinquere finalizzata al traffico illecito di stupefacenti e detenzione illegale di armi, con l’aggravante di cui all’art. 7 d.l. 152/91 e quella di aver commesso il fatto al fine di agevolare le finalità delle articolazioni territoriali del clan Moccia.
I fermati sono:
• Antonio CICCARELLI nt a Napoli il 17.01.70 alias Tonino a munnezza
• Domenico CICCARELLI nt a Napoli il 2.9.73
• Raffaele LAURENZA nt a Marcianise l’1.9.85 alias o topo
• Roberto DELL’ANNUNZIATA nt a Napoli il 03.07.87
• Giuseppe ESPOSITO nt a Caserta il 21.03.88
• Federico MAISTO Ivo nt a Milano il 05.08.73
• Luciano GALLO nt a Napoli il 9.11.73
• Salvatore IMPROTA nt a Napoli il 21.01.81 alias visitors
• Enrico BERTORELLI nt a Napoli il 31.10.82
• Mariano Alberto VASAPOLLO nt a Napoli l’.11.10 1986
• Pasquale FUCITO nt a Napoli il 25.11.82 alias marziano
• Angelo FERRAIUOLO nt a Cardito il 7.11.69 alias cipolla
• Antonio COSENZA nt a Castellammare di Stabia il 15.09.79 alias Amore
• Angelo ANGELINO nt a Caivano il 9.4.60
Tre persone sono sfuggite al provvedimento restrittivo e sono attivamente ricercate.
L’odierno provvedimento restrittivo trae origine dalle indagini svolte a seguito a seguito dell’omicidio di PELLINO Modestino, esponente di spicco del clan MOCCIA di Afragola, ucciso a colpi d’arma da fuoco a Nettuno (RM) il 24 luglio 2012; all’epoca dei fatti PELLINO era sottoposto alla misura di prevenzione della sorveglianza speciale di P.S., con obbligo di soggiorno a Nettuno. Per tale fatto delittuoso sono già stati destinatari di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere LAURENZA Raffaele, BELARDO Luigi e DELL’ANNUNZIATA Raffaele.
Le indagini hanno permesso di documentare come PELLINO, poco prima di essere ucciso, fosse impegnato nella riorganizzazione dei sottogruppi criminali appartenenti al clan MOCCIA, ai fini di una più ordinata ripartizione tra gli stessi dei settori illeciti e delle zone territoriali di influenza, necessità che era emersa a seguito della constatata elusione, da parte di alcuni “capozona”, dell’obbligo di versare alla “cassa comune” una quota dei proventi delle attività illecite.
Tra le aree criminali sulle quali il PELLINO intendeva riaffermare il suo controllo vi era, per l’appunto, quella di Caivano, comprensiva della fiorente piazza degli stupefacenti nota come Parco Verde, già a quell’epoca gestita dal gruppo facente capo a CICCARELLI Antonio, che vedeva proprio in PELLINO un ostacolo alla sua espansione criminale.
L’omicidio di PELLINO Modestino, quindi, è maturato all’interno dello stesso clan MOCCIA per contrastare l’egemonia acquisita dalla vittima sui territori controllati dal predetto clan, sfruttando l’assenza di altre figure di rilievo, alcune detenute (come CENNAMO Antonio e IAZZETTA Filippo) altre, all’epoca, latitanti (come ANGELINO Giuseppe Peppe o Lupo, attualmente detenuto).
Le investigazioni, corroborate dalle dichiarazioni di numerosi collaboratori di giustizia, hanno fatto piena luce sulle attività di gestione delle piazze di spaccio” del cd. Parco Verde di Caivano, territorio controllato militarmente dalla pericolosa associazione facente capo a CICCARELLI Antonio, detto “Tonino a munnezza”, a carico del quale sono emersi concordanti e puntuali riscontri in ordine alle fattispecie delittuose contestate.
Va, inoltre, evidenziato come il contesto criminale in cui si è mossa l’associazione che fa capo a CICCARELLI Antonio, nell’area a Nord di Napoli, sia attualmente oggetto di un violento fermento criminale, sfociato in una serie di episodi allarmanti, tra cui da ultimo gli omicidi di AMARO Gennaro, ucciso l’8.08.2014, e di SOLIMENE Emilio, ucciso il 13.10.2014, nonché di alcuni dei principali protagonisti delle medesime attività d’indagine tra cui MONTINO Vincenzo, alias Enzolino (ucciso il 17.02.2014), IAVARONE Mattia (ucciso il 25.04.2014), AMBROSIO Aniello alias o’Ndin (rinvenuto cadavere il 21.02.104 ma ucciso il 17.2.2014) e SCARPA Ciro alias Pallino (ucciso unitamente al MONTINO il 17.02.2014).
Tali omicidi rappresentano, verosimilmente, il lento e progressivo affrancamento di una parte della criminalità caivanese dal controllo di alcuni esponenti legati alla vecchia guardia, con la contestuale affermazione del gruppo criminale capeggiato da CICCARELLI Antonio, detto “Tonino Munnezza”, legato al gruppo cd. Scissionista facente capo alle famiglie ABETE-ABBINANTE-NOTTURNO, nonché al clan PEZZELLA diretto da Francesco PEZZELLA alias “pane e ran”, operativo a Cardito.
Nel corso delle menzionate attività d’indagine è stato peraltro sequestrato un arsenale composto da quattro pistole e un fucile mitragliatore, perfettamente efficienti, e 488 cartucce.