De Luca condannato per abuso d’ufficio, pena sospesa

de lucaUn anno di reclusione, con interdizione dai pubblici uffici, per il sindaco di Salerno, Vincenzo De Luca. Solo abuso atti d’ufficio il reato punito, mentre cade l’accusa di peculato. Gli imputati sono stati condannati anche al pagamento delle spese processuali.

Domattina intanto, sarà trasferita al ministero dell’Interno la documentazione per l’applicazione della legge Severino.

A pronunciare la sentenza nel tardo pomeriggio di oggi i giudici della seconda sezione penale del Tribunale di Salerno a conclusione del processo di primo grado che vedeva De Luca imputato per la nomina a project manager del suo capo staff Alberto Di Lorenzo nell’ambito della realizzazione di un termovalorizzatore a Cupa Siglia, nella periferia di Salerno. La condanna riguarda oltre il suo ex collaboratore anche il rup Domenico Barletta. Ad emettere la sentenza dopo sei ore di camera di consiglio è stato il presidente della seconda sezione penale, Ubaldo Perrotta.

In mattinata il pm Roberto Penna aveva confermato la richiesta di condanna a tre anni di reclusione per il sindaco e gli altri imputati per i reati di peculato e abuso di ufficio.

La condanna è con pena sospesa. Le motivazioni saranno depositate entro 90 giorni.

Dal punto di vista giudiziario, la sentenza non ha alcuna ricaduta sulla candidatura alle regionali di De Luca, mentre apre un inevitabile confronto interno al Pd.

Poco dopo la lettura della sentenza avvenuta alle 19,15, l’avvocato del primo cittadino salernitano, Paolo Carbone da dichiarato: «Ci aspettavamo l’assoluzione, comunque faremo Appello».

I fatti risalgono a quando De Luca al 2008, ricopriva l’incarico di commissario del Governo guidato da Romano Prodi per la realizzazione di un termovalorizzatore nella periferia del capoluogo.

Per l’accusa, il sindaco avrebbe assegnato l’incarico di project manager a Di Lorenzo suo capo staff comunale che non era in possesso dei titoli per ricoprire il ruolo.

Tra i primi a commentare la sentenza il governatore campano di centrodestra Stefano Caldoro il quale per primo ha toccato la questione politica con un twitt in suo favore del suo rivale per le regionali: “Condanna De Luca. Vale il principio garantista, si trovi una soluzione perché possa partecipare alle competizioni elettorali”.

 

 

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