Questa mattina i carabinieri della compagnia di Torre Annunziata, al termine di un’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Torre Annunziata, hanno dato esecuzione a 5 misure cautelari (2 in carcere, 2 ai domiciliari, e 1 obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria) a seguito d’un’ordinanza emessa dal gip del tribunale oplontino, nei confronti di un intero nucleo familiare: sono ritenuti responsabili, a vario titolo, di usura ed esercizio abusivo di attività finanziaria.
Si tratta del capofamiglia Luigi Raiola, 60 anni, finito al carcere di Poggioreale; la moglie, Maria Nughetti, 57 anni e la figlia, Giovanna Raiola, 36 anni, entrambe ai domiciliari.
E infine, gli altri due figli, di cui uno, A.R., 26enne, denunciato a piede libero e Giuseppe Raiola, per cui è stato predisposto l’obbligo di firma. Coinvolta anche una persona esterna alla famiglia, Stefano Siano, 60 anni.
L’operazione, condotta dai militari di Torre Annunziata e della stazione di Trecase, scaturisce dal rinvenimento, nel corso di una perquisizione alla famiglia del piccolo comune del Vesuviano, di un libro mastro dell’usura dove era riportato il rendiconto di operazioni di prestito usuraio in danno di un elevato numero di vittime.
La documentazione sequestrata, da cui emergono i rapporti con numerosi debitori è indicativa “carattere sistematico e diffuso delle condotte criminose poste in essere dal gruppo criminale”, ha scritto in una nota il procuratore capo di Torre Annunziata Alessandro Pennasilico. Sono state identificate ben quindici vittime tra artigiani, piccoli imprenditori e pensionati tutti di Trecase. Ricostruita anche la rete di usurai formata da quattro componenti di una famiglia di Trecase insieme a un pregiudicato che imponevano prestiti con tassi usurai di oltre il 140%.