A Torre Annunziata si può sognare…

nunziatellaPenso, sempre di più, che questo angolo di cielo meriterebbe molto di più, di quanto non abbia. Ieri si festeggiava il compleanno di uno dei tanti uomini che hanno dato lustro a questa terra strana. Figlio di un pescatore torrese, uno di quelli che alle prime luci dell’alba, si metteva le palelle (i remi) sulle spalle e s’incamminava verso la marina grossa, dove con l’aiuto della ciurma, faceva scivolare la barca sulle sagole, spingendola in mare.

E torniamo al festeggiato, ha studiato sin da bambino, non ha ripudiato il mare, ma ha seguito la sua passione: è arrivato alla Nunziatella a furia di sacrifici giganteschi e da lì si è arrampicato sulle scale di una vita sempre più dura.

Senza sconti è arrivato in alto, sempre più in alto, fino a raggiungere il grado più alto della carriera militare: Generale di brigata.

Ha coperto con estrema professionalità il suo ruolo anche quando ha comandato le esercitazioni in Sardegna, avendo sotto di sè ben tremila tra soldati e mezzi militari… ed ora ottuagenario, non si bea dei suoi trascorsi, ma ciò che ama di più è scendere per via De Simone, dove tutti lo conoscono e rispettano. In lui vedono l’umiltà e la forza, quella spinta che può essere solo un esempio per i tanti figli di questa Torre Annunziata che non sa morire, nonostante tutto.

Ed ora consentitemi di rivolgere un caloroso augurio al Gen. Antonio Oliva. Torrese Orgoglioso di esserlo.

Ernesto Limito

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