Castellammare, caos in consiglio: Iovino sfiducia nei fatti Cuomo, ma vota il Bilancio

stabiaConsiglio Comunale animato ed ancora in corso a Palazzo Farnese a Castellammare di Stabia. A rischio la tenuta della maggioranza di Cuomo. E proprio il primo cittadino e gran parte della sua maggioranza sono assenti in aula all’apertura dei lavori della seduta dell’assise cittadina.

In aula con l’opposizione, per approvare il primo punto all’ordine del giorno, sempre in assenza di Cuomo, i due consiglieri Pd, Rosanna Esposito ed il capogruppo Francesco Iovino. Debiti fuori bilancio, circa 5mila euro, approvati proprio con i voti dei presenti, opposizione compresa e prima sospensione.

Dopo circa mezz’ora i lavori continuano e questa volta nell’aula consiliare c’è anche la maggioranza ed il sindaco. Secondo punto da affrontare quello inerente al rendiconto finanziario. Ad aprire i giochi è la relazione dell’assessore al Bilancio Cianciulli e, nonostante il capogruppo Pd si fosse prenotato per la dichiarazione di voto, si passa subito alla chiama dei consiglieri per il voto. Nel corso dell’appello degli aventi diritto una trentina di lavoratori di Stabia Porto ed ex Avis cominciano ad urlare contro l’amministrazione. Gli animi si scaldano, i manifestanti invadono l’emiciclo ed il presidente del consiglio Di Nardo, a fatica riesce a sospendere la seduta nel parapiglia generale generatosi.

Nel frattempo il capogruppo zittito del Partito Democratico, Iovino,  forse proprio perchè non era riuscito ad ottenere la parola prima del voto, accompagnato dalla consigliere Esposito, unici in aula dall’inizio del consiglio, abbandonano l’aula consiliare.

Lavori più che sospesi bloccati dagli animi esacerbati dei manifestanti ed intervento dei vigili urbani e della Polizia. Nella confusione la tensione lascia la conigliere Verdoliva in lacrime, mentre Di Nardo accusa un lieve malore e deve far ricorso alle cure dei sanitari del 118. Il caos ha regnato sovrano per circa un’ora, quando riportata una parvenza di serenità nel Palazzo di Città, si decideva di riprendere la seduta. Ma da dove riprendere? dall’inizio del voto o continuare la chiama, e soprattutto i due esponenti Pd, assenti in aula all’appello, possono votare o meno?

Il segretario generale allora ha spiegato che i due consiglieri, risultando assenti, tecnicamente non avevano espresso alcun tipo di voto e quindi sarebbero stati ammessi al voto.

Dall’opposizione vibranti le proteste: Antonio Alfano del gruppo dei moderati e Gaetano Cimmino di Forza Italia si sono infervorati e hanno chiesto spiegazioni, sostenendo che non era possibile sostenere se i due consiglieri, nel parapiglia generale, nel corso dell’appello fossero risultati assenti, perchè già usciti dall’aula o fossero ancora presenti e quindi da ritenersi astenuti.

Il consigliere Francesco Iovino (Pd)
Il consigliere Francesco Iovino (Pd)

Infine, i due consiglieri sono stati riammessi al voto, ma prima di esprimere quello che sarebbe poi stato un voto favorevole, proprio Iovino ha preso la parola per riproporre, ancora una volta e questa volta nel pubblico consesso, gli stessi interrogativi espressi con un comunicato stampa qualche giorno fa e relativi alle cosiddette “delibere fantasma”.

Poca chiarezza e poca trasparenza quella lamentata dal consigliere di “maggioranza” per quel che riguarda le decisioni sulla liquidazione di Sint e sulle procedure relative alle Antiche Terme. “A fronte di tutto questo – ha dichiarato Iovino – mi sarei aspettato le dimissioni del sindaco” continuando il suo intervento con una dichiarazione di voto lapidaria. “Il mio voto favorevole è solo il frutto di un appello giuntomi dalla segreteria regionale e dal segretario Assunta Tartaglione che mi ha invitato a sostenere la maggioranza per il bene della città e dei lavoratori, diversamente non avrei esitato ad andare diritto per la mia strada”.

Iovino ha poi dichiarato che quanto successo è una cosa gravissima ed ha annunciato che tutto il dossier da lui prodotto sulle delibere scritte e mai protocollate di Sint, sul verbale di consegna, definito anomalo, delle Antiche Terme al Comune, sarà consegnato quanto prima nelle mani del presidente l’Autorità Nazionale Anticorruzione, Raffaele Cantone.

Si giunge così all’ennesima sospensione. Il consiglio dovrà ancora votare il bilancio “previsionale” 2014. La seduta non è ancora ripresa ma continuerà in serata.

Aggiornamento:  Al rientro in aula il consigliere comunale Giuseppe Giovedi di Sel ha illustrato l’esito della riunione dei capigruppo consiliari incentrata sulla vertenza Terme di Stabia. Domani mattina ci sarà un’altra riunione dei capigruppo dove verrà esaminata la proposta approvata dal coordinamento cittadino del Pd stabiese ovvero delegare l’amministratore di Sint (partecipata comunale che gestice il patrimonio immobiliare del Solaro) per la ripresa delle attività e di elaborare un piano per la privatizzazione. Mentre l’8 aprile è fissata una riunione in Regione dove si parlerà della cassa integrazione. Infine il 10 aprile sarà convocato un consiglio comunale ad hoc per votare un atto di indirizzo con i quale sarà concessa la possibilità a Sint di riaprire le Terme e di stilare un bando di privatizzazione.

Dall’opposizione si sono levate le dichiarazioni dei consiglieri Salvatore Vitiello  e Antonio Alfano (Moderati) e Luigi Greco (Scelta Civica) che hanno chiesto a Cuomo di replicare alle gravi accuse mosse dal capogruppo Pd. Ma il primo cittadino ha glissato concentrandosi sull’emergenza lavoro. Quando erano le 23 i lavori consiliari si erano portati al terzo punto all’odg ovvero il piano triennale delle opere pubbliche mentre all’ultimo punto vi era la votazione del previsionale 2014.

Raffaele Cava

 

 

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