Questa mattina a Boscoreale, Pompei, Poggiomarino, Scafati e Reggio Emilia i Carabinieri di Torre Annunziata hanno dato esecuzione ad ordinanze di custodia cautelare nei confronti di 12 indagati – 3 in carcere, 5 ai domiciliari e 2 con obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria – per il reato di spaccio di droga.
Il provvedimento restrittivo è stato emesso dal Gip di Torre Annunziata in seguito ad indagini condotte dalla procura oplontina e condotte dai militari di Boscoreale che hanno monitorato 400 episodi di spaccio di sostanze stupefacenti (cocaina, hashish e marijuana), avvenuti a Pompei, Boscoreale e nei comuni limitrofi attraverso un modus operandi particolarmente articolato, rivelato anche dalle intercettazioni telefoniche ed ambientali.
Nel corso delle indagini, infatti, è emerso che il gruppo criminale oltre ad utilizzare un linguaggio criptico e convenzionale già largamente in uso tra spacciatori e clienti per identificare lo stupefacente, ha escogitato altre strategie per eludere le investigazioni individuando dei veri e propri pusher a contratto cui i datori di lavoro fornivano kit di servizio comprensivo di telefono cellulare di scarso valore, ed utenza telefonica dedicata avente intestatario fittizio.
In tal modo i pusher, sostituiti in caso di controlli pressanti da parte dei Carabinieri o di calo della produttività, operavano in maniera sistematica limitando i contatti diretti con i fornitori all’approvvigionamento degli stupefacenti e alla consegna dei proventi, comunicando sempre con utenze fittiziamente intestate.
I provvedimenti restrittivi odierni hanno, quindi, posto freno alla perdurante ed inarrestabile attività criminosa ideata e fondata nel Circondario di questa Procura della Repubblica facendo emergere la capacità imprenditoriale di soggetti, purtroppo, al servizio dell’illecito.