È stata una campagna elettorale dura e complessa. Chiara era la consapevolezza, da parte nostra, che si trattasse in qualche modo di un passaggio storico per la nostra città.
Per questo, con convinzione, abbiamo sostenuto la candidatura di Antonio Carpino cogliendo quell’elemento di novità che essa rappresentava in un quadro stantio, bloccato, che mostrava tutta l’esigenza di impegnarsi come e più di sempre contro clientelismi, tatticismi e giochi di potere per la riaffermazione di un’idea alta di politica, di un’alternativa praticabile a Marigliano.
Abbiamo contribuito alla stesura del programma della coalizione mettendo a disposizione l’elaborazione di anni di lotte sul terreno dei beni comuni, dell’acqua pubblica, delle politiche a sostegno dei lavoratori, dell’antifascismo, dell’anticamorra, dello sviluppo ambientale sostenibile basato sulla strategia internazionale Rifiuti Zero, del diritto alla casa e dei diritti di cittadinanza per tutti.
Abbiamo inteso questa campagna elettorale come un momento utile a riattivare il senso morale di questa città nel tentativo di superare quella sensazione opprimente di impotenza che è prodotto di decenni di politica clientelare e speculativa.