“Premio Antonio Ammaturo per la Legalità ”. Napoli ricorda il vicequestore ucciso dalle Br

premio antonio ammaturoIl 15 luglio Napoli ricorda il Vicequestore della Polizia di Stato Antonio Ammaturo, Medaglia d’Oro al Valor Civile, che, dopo una brillante carriera nel corpo, lottando contro le mafie ed il terrorismo, fu barbaramente ucciso dalle brigate rosse nel 1982, assieme all’agente scelto di P.S. Pasquale Paola, nei pressi della sua abitazione in piazza Nicola Amore.

La cerimonia inizierà alle ore 10 e saranno deposti due cuscini di fiori sul luogo dell’assassinio a nome del Capo della Polizia Prefetto Alessandro Pansa e del Sindaco di Napoli Luigi de Magistris.

Si proseguirà, poi, a Largo San Marcellino, ove, nel complesso monumentale S.S. Marcellino e Festo, alle ore 10 e 30, avverrà la 6° edizione del “Premio Antonio Ammaturo- Legalità Città di Napoli” con il Coro di Voci Bianche e Sancarlini del Teatro San Carlo di Napoli. Il Premio, anche quest’anno realizzato dall’artista Lello Esposito, noto scultore e pittore napoletano, sarà assegnato ad uno dei sei uffici investigativi della Polizia di Stato operanti a Napoli e provincia particolarmente distintisi nella loro attività e per questo segnalati alla commissione esaminatrice.

“Ricordare e celebrare il 33° anniversario dalla scomparsa del funzionario vittima del dovere, che ha contribuito, assieme ai tanti caduti, a scrivere la storia della Polizia di Stato” afferma in una nota il Questore di Napoli dottor Guido Marino “significa prendere esempio dal suo sacrificio, quello di una figura che ognuno di noi avverte l’impegno quotidiano di onorare”.

Presenti le massime autorità civili e militari, locali e nazionali, il Prefetto di Napoli Gerarda Maria Pantalone, il Questore di Napoli Guido Marino, l’ex Presidente del Tribunale di Napoli Carlo Alemi, la sezione provinciale dell’ ANPS (Associazione Nazionale Polizia di Sato) presieduta dal Commissario rds a riposo Luigi Gallo, nonché le figlie del dottor Antonio Ammaturo.

Giovanni Di Rubba

Donazione sostieni il Gazzettino Vesuviano