E così il pallone ricomincia il suo ciclo vitale.
Si riparte dall’Eccellenza, ma a Torre Annunziata, dove il Savoia è molto di più che una squadra di calcio, sembra quasi che la categoria non sia importante. Agosto ancora distribuisce folate di calore, pomeriggio ai distinti, per godere della tintarella, le cause? Da precisare, magari con il Comune.
La partita ha poca importanza, basta esserci, basta cercare di conoscere i giocatori, ma con le magliette senza numero il fatto è complicato, ma si aggiusterà. Il gioco? Beh per ragazzi che hanno cominciato a lavorare insieme da un settimana, sembra quasi una barzelletta parlare di gioco; ma qualcosa di buono s’è visto, comunque c’è da lavorare e da completare la rosa, come preannunciato dal direttore generale Felicio Ferraro.
Perdonatemi se lo dico ma a me è piaciuto molto quel ragazzo un po’ paffuto che, da fermo, non ha mai perso un pallone. Sì, se riuscisse a togliere qualche chiletto (e t’aggia trattat) sarebbe un gran bel giocatore e se non avesse quel nome, la gente non penserebbe al genitore, ma rimarrebbe solo stupita dalle sue qualità. In conferenza stampa, mi scuso, ma ho avuto uno scatto d’ira, nel vedere lo sputar veleno di qualche direttore di giornale locale che ha esclamato frasi alla : “Ho seguito sempre prima il Napoli e poi la Juve Stabia”.
Ha fatto domande sul pakistano. Non discuto linee di giornalisti veri, io non mi definisco tale, ma ho inteso il tono e non la curiosità giustissima alla quale mi associo, sono convinto che con meno veleno, si possa andare avanti.
Mannaggia, e pensare che se lo si fosse usato l’anno scorso, ora a Cimitile, ci saremmo andati per far l’allenamento… aggiat pacienza.
Ernesto Limito