A pochi giorni dalla denuncia di Legambiente, che ha sottolineato gli effetti nefasti del cemento selvaggio lungo le coste della Campania, spunta un manufatto abusivo a Capri, a due passi dai Faraglioni. La Guardia costiera ha infatti sequestrato un piccolo immobile nella baia di Marina Piccola: all’interno della struttura precaria, realizzata con travi e copertura in tavolato di legno, sono stati rinvenuti oggetti che – secondo la nota diramata dal Circomare – lasciano presupporre un utilizzo, anche recente, della stessa come luogo di ritrovo, nonostante le pessime condizioni igienico-sanitarie e strutturali in cui è stata trovata. L’area è accessibile solo da mare ed è, peraltro, interdetta per il pericolo di caduta massi, come indicato dalla segnaletica.
Al comando di Dario Gerardi, gli uomini della Guardia costiera stanno effettuando accertamenti per risalire all’identità dei responsabili dell’abuso edilizio, per il quale il Comune di Capri disporrà la demolizione, con conseguente bonifica dell’area. L’operazione, eseguita nell’ambito di “Mare Sicuro 2015”, riporta alta l’attenzione sul mattone selvaggio lungo le coste della Campania e delle isole del Golfo di Napoli: secondo i dati diramati da Goletta Verde, la regione è la seconda in Italia per infrazioni accertate, il 16,5 per cento sul totale nazionale.
Il Comune dell’isola ha già predisposto la demolizione della struttura e la bonifica dell’area interessata.