Conservatorio di Napoli, Di Maio, Gallo e Petraroli (M5S): “Pochi docenti e studenti di ‘direzione’ privati del coro”

conservatorio napoli“Strumenti musicali rovinati, abbassamento della qualità didattica, costanti ritardi nell’attuazione dei corsi, docenti contrattualizzati per un numero di ore nettamente inferiore rispetto a quanto dovrebbe essere garantito.

In maniera totalmente illegittima, il consiglio accademico ha deciso per il congelamento di svariate cattedre e la conversione di quella di teoria e solfeggio, in luogo di quella in organizzazione, diritto e legislazione dello spettacolo musicale, che prevede soltanto 30 ore di lezione, a fronte di 324. Agli allievi di direzione di coro, invece, non viene neppure garantito lo “strumento” essenziale per la loro formazione, ossia il coro stesso”.

Lo affermano il vicepresidente della Camera Luigi Di Maio ed i deputati del Movimento Cinque Stelle Luigi Gallo e Cosimo Petraroli che hanno depositato presso la Commissione Cultura della Camera un’interrogazione per chiedere al Ministro dell’Istruzione Stefania Giannini di avviare una verifica amministrativa interna al Consiglio di Amministrazione del Conservatorio di Napoli San Pietro a Majella.

“Al ministro chiediamo di attivarsi per ristabilire regolarità amministrativa e didattica al più antico conservatorio d’Europa e per garantire agli allievi una completa offerta formativa in tutte le discipline. Il San Pietro a Majella – continua Gallo, primo firmatario dell’interrogazione – resta falcidiato da negligenze e forti responsabilità dei dirigenti didattici ed amministrativi tuttora in carica. La causa sarebbe da attribuire a interessi personalistici, conflitti interpresonali molto forti, continui rimpalli di competenze, compensi a docenti che andavano oltre le disponibilità di bilancio dell’istituto e rinfreschi pagati fino a 5mila euro”. La direttrice didattica, infine, nell’ultimo triennio avrebbe emesso provvedimenti disciplinari nei confronti di personale docente ed amministrativo, tutti dichiarati illegittimi dall’autorità giudiziaria, con condanna del Conservatorio al risarcimento delle spese di giudizio.

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