Meraviglioso Napoli

meraviglioso napoliMeraviglioso, non è soltanto un brano musicale reso celebre da Domenico Modugno, ripreso in chiave moderna dai Negramaro, è l’aggettivo che meglio s’addice alla recente vittoria del Napoli a San Siro. Gli azzurri del vate SARRI, nella gara contro il Milan, avevano necessità di legittimare il buon momento di forma sull’abbrivio delle vittorie con Lazio, Legia Varsavia e Juventus, ove avevano realizzato 12 reti subendone una soltanto, dopo le prime gare di campionato un po’ in sordina.

Con umiltà e tenacia il tecnico azzurro, rifuggendo critiche e scetticismi, dovute al suo scarno palmares, aveva continuato a lavorare a Castel Volturno non solo sull’aspetto tecnico-tattico soprattutto nella testa dei calciatori. I risultati, al momento, sono sotto gli occhi di tutti: si è passati da una squadra nervosa, depressa e quasi allo sbando dell’era Benitez a questo Napoli brioso, tonico e determinato, in una sola parola, meraviglioso come quello visto contro il Milan.

Il tecnico rossonero non credeva ai suoi occhi: già stimava Maurizio Sarri, dopo la recente lezione di calcio crediamo sia cresciuta ancor più l’ammirazione per l’umile profeta toscano d’adozione. Il Napoli che ha strapazzato il Milan è una squadra totalmente diversa dallo scorso anno. Anzitutto ha un leader: Pepe Reina che infonde sicurezza e carisma ai compagni di squadra.

Una difesa appena ritoccata che essendo più protetta dalla mediana subisce di meno e riesce a gestire meglio le sortite avversarie. Il centrocampo è il reparto a nostro avviso che sta esaltando questa squadra. Con la squadra corta e difesa alta i mediani danno la giusta protezione alla difesa e l’opportuna spinta propulsiva agli attaccanti.

Il modulo di SARRI sta esaltando le qualità del monumentale Higuain, del folletto Callejon ma soprattutto di Lorenzo, il magnifico, Insigne. Mai aggettivo fu più appropriato per definire l’estro e la fantasia del calciatore di Frattamaggiore. Notevole l’apporto, allorquando schierati, di Maertens e Gabbiadini, in primis e degli altri calciatori in rosa. Tutti stanno applicando con diligenza il SARRI-pensiero che quando funzionerà a pieno regime di sicuro consentirà alla squadra di fare il salto di qualità.

Quel passaggio fondamentale che tutti pensavano potesse compiere il maestro Benitez invece è più nelle capacità di questo semplice artigiano della panchina. I tifosi vedono calciatori sereni, motivati ed uniti tra loro che si aiutano ancor più in campo. Higuain è l’emblema di questo momento: nervoso ed irascibile lo scorso anno, disteso e fortemente motivato in questo avvio di stagione. Determinante e’ l’ottimo feeling con il tecnico SARRI.

Questi ha saputo parlare al cuore dell’argentino facendolo sentire importante ed imprescindibile per la squadra. Un rapporto quasi da padre a figlio, sottolineato da ultimo anche dal fratello manager del Pipita. Questi s’e’ rinvigorito, quando non riesce a segnare si pone al servizio della squadra con ottimi risultati. Pressing, ripiegamenti, assist e protezione magistrale della palla sono diventate le peculiarità del nuovo Higuain.

Al suo fianco cresce in modo esponenziale Lorenzo Insigne che a San Siro ha dato soltanto un piccolo saggio delle sue qualità calcistiche e balistiche. Legittima la standing ovation tributata ad Insigne dall’intera tifoseria, napoletana e milanista. Il Napoli di San Siro, surclassando il Milan per 4 a 0, sabato sera, ha compiuto davvero un’impresa “meravigliosa”.

Annibale Nuovanno

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