Questa mattina, personale militare della Capitaneria di porto di Castellammare di Stabia, nell’ambito di attività di controllo del territorio in materia di pesca, ambiente e demanio marittimo, ha eseguito diversi controlli presso una nota pescheria di Sant’Antonio Abate.
Nel corso delle operazioni, congiuntamente al personale della locale ASL NA3 Sud, sono state riscontrare una serie di infrazioni e violazioni di carattere amministrativo e penale. Di qui, l’emissione di procedimenti verbali e sequestro di prodotti ittici ed alimentari di vario genere. Dell’operazione è stata quindi informata la Procura della Repubblica di Torre Annunziata.
All’atto dell’accesso, i militari hanno constatato l’esposizione a banco di prodotti ittici di varie specie per circa 60 Kg. sprovviste di qualsivoglia etichettatura ed ogni altra informazione minima per il consumatore, soprattutto non era indicato se si trattasse di prodotto fresco, congelato e/o surgelato. Scoperti,inoltre, circa 30 Kg di vongole e lupini immersi in acqua di dubbia provenienza, prodotto destinato alla vendita. Allo stesso modo, nelle celle frigorifero erano custoditi prodotti ittici scongelati in acqua e ricongelati, finanche prodotti alimentari di vario genere come gelati e verdure, che presentavano evidenti e ripetuti segni di congelamento e scongelamento (brinatura da freddo e deformazione degli involucri) e pertanto da ritenersi in cattivo stato di conservazione e mal conservati.
I militari hanno anche accertato che era commercializzato del “Pesce Spada”, specie proveniente dal Mar Mediterraneo ove insiste il fermo pesca biologico della predetta, che è stato poi sottoposto a sequestro amministrativo e previo parere degli ispettori dell’ASL, donato all’istituto ecclesiastico “Piccole Ancelle di Cristo Re”, di Castellammare di Stabia.
I controlli si sono poi estesi anche alle norme sulla Tutela della Salute e della Sicurezza nei Luoghi di Lavoro. In questo caso, è stato accertato che il titolare non aveva adempito ai previsti obblighi di legge. Per questo, sono state elevare sanzioni amministrative per circa diecimila euro oltre che al sequestro dei molluschi bivalvi, dei prodotti alimentari di vario genere per circa 150 Kg. tutti conferiti a discarica per la successiva distruzione a mezzo di idonea ditta specializzata.
Il titolare, invece, è stato deferito a piede libero all’Autorità Giudiziaria, per frode in commercio e cattivo stato di conservazione di prodotti alimentari destinati al consumo umano diretto, oltre che per le violazioni in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro.
Il Comandate della Capitaneria di Porto-Guardia Costiera di Castellammare di Stabia, ha dichiarato in merito che “questo è solo l’inizio di attività di tal genere che continueranno e s’intensificheranno nei prossimi mesi”.