Arriva anche a Napoli “Sinistra è cambiamento”, nuova corrente, ma guai a chiamarla così, del Partito Democratico: meglio infatti chiamarlo “nuovo modello di partecipazione democratico”, seguendo le parole del maggior esponente afferente a questo nuovo gruppo, il ministro alle Politiche Agricole e Forestali Maurizio Martina. A giugno c’era stata a Roma la presentazione ufficiale: in conferenza stampa le direttive emerse erano state quelle di “accogliere la sfida di Renzi e propone migliorie, sulle pensioni, sulle partite Iva, sull’Europa e le tutele crescenti facendo sì che gli sgravi diventino strutturali”. Lo stesso ministro Martina ci aveva tenuto a precisare: “Nè gufi né struzzi, vogliamo contrastare chi vuole logorare il governo; non siamo una costola della maggioranza, ma vogliamo essere una minoranza scomoda e propositiva”
A Napoli il gruppo di “Sinistra e Cambiamento” ha visto la luce pochissimi giorni fa, presso la Fondazione Chiaromonte, sotto l’egida di AnnaMaria Carloni, parlamentare PD e personaggio sempreverde della scena politica napoletana e campana. Così durante il primo incontro del gruppo: “Siamo un’area che ha deciso “di essere leale a Renzi, ma che vuole incalzare il governo sui temi, come quello del Sud che è assente nella sua agenda”. Ha ricordato inoltre che questa nuova costola, gruppo o movimento, che chiamar si voglia, è nata “ a luglio durante il lacerante momento del voto sulla legge elettorale in cui abbiamo deciso di votare la fiducia pur mantenendo la nostra autonomia di proposta”, a differenza invece dell’altra minoranza, formata da Cuperlo, Civati e Speranza. Sono intervenuti poi anche vari esponenti come Cesare Damiano, presidente commissione lavoro alla Camera: “il primo grande appuntamento su cui vogliamo dare un contributo è la legge di stabilità, in particolare sul lavoro, perché crediamo che il contratto a tutele crescenti non debba avere incentivi solo per quest’anno ma devono proseguire per dare stabilità:. Tra gli aderenti anche il sottosegretario ai Trasporti Umberto Dal Basso De Caro, Rosetta d’Amelio, presidente del consiglio regionale della Campania, ed Enzo Amendola, ex segretario regionale campano del PD e attualmente resposabile Esteri del partito, che ha sottolineato come “l’obiettivo sia guardare al Sud, dove il PD non ha più scuse e deve costruire con i suoi governatori la forza di reazione all’arretramento del Mezzogiorno nella crisi”
“Noi siamo la sinistra del cambiamento non della conservazione, abbiamo migliorato i provvedimenti con i nostri emendamenti, dal Jobs act alla riforma della scuola, non c’è alternativa a Renzi, è un argine ai populismi, noi speriamo che questo governo abbia successo, vogliamo dare una mano” ha infatti affermato il parlamentare Cesare Damiano.
Sul sito internet di prestanzione, si possono leggere le principali aree su cui affermano di incalzare il governo Renzi. Per lavoro ed impresa, propongono, la “riduzione aliquota e partite iva, ammortizzatori e incentivi per incrementare le assunzioni”. Sulle pensioni, “possibilità di scegliere se continuare o no a lavorare ma solo con 35anni di contributi e 62anni compiuti”. Sulla scuola, propongono l’attuazione della riforma Giannini ed il rispetto delle assunzioni previste. Sulle riforme, la più importante è quella che vedrebbe un nuovo senato sul modello Bundesrat tedesco.
Resterà da vedere, soprattutto a Napoli, come questa nuova area si collocherà e cosa proporrà in vista delle attese prossime elezioni comunali: indicheranno un candidato sindaco? Spingeranno per le primarie? Sosteranno incondizionatamente il ritorno dell’ex goverantore Bassolino? Senza dubbio gli scenari, adesso, si ampliano ancor di più, ma soprattutto i cittadini, gli elettori, la gente comune, si aspettano idee, proposte e nomi, istanze molto più complesse rispetto a una certa politica salottiera, indicata da molti come uno dei principali motivi del tracollo del partito in Campania e nel suo capoluogo.