Torre Annunziata: la pittrice Stefania Sabatino espone in una mostra a Catania

stefania sabatino con vittorio sgarbiDal 13 al 22 novembre prossimi, l’artista torrese Stefania Sabatino (nella foto con il critico vittorio sgarbi), docente di Storia dell’arte e disegno negli Istituti Superiori, partecipa, con alcune sue tele, ad una importante esposizione collettiva, in uno dei rari monumenti bizantini siciliani: la Cappella Bonajuto di Catania.

La Sabatino, nel 1992, si è diplomata alla Scuola Oplontina Statale in Grafica Pubblicitaria e Fotografia e poi ha conseguito, con il massimo dei voti, la Laurea in Pittura con il Maestro Carmine De Ruggiero, presso l’Accademia delle Belle Arti di Napoli, nel 2007 si specializza in arti visive e discipline dello spettacolo, presso la stessa Accademia partenopea, nel 1999 si iscrive all’albo dei giornalisti. Nel corso della sua vita artistica, affianca la sua attività di pittrice quella di performer, illustratrice, decoratrice, scenografa e designer. “L’artista, il cui lavoro è incentrato particolarmente sulla interpretazione della materialità del corpo umano, attraverso i suoi dipinti, ha dato luogo, con performances, e installazioni, a una nuova figurazione”.

La Cappella Bonajuto, sita nel centro di Catania, ospiterà, come recita la presentazione, artisti e visioni contemporanee da tutta Italia, e, all’interno delle tre sale della mostra, le stesse tele parleranno al pubblico degli aspetti più intimi e celebrativi dell’arte; intima è anche la tematica dell’esposizione che accomunerà le opere: la fragilità.

“L’osservatore – conclude la presentazione – viaggerà lungo un percorso introspettivo fino ad assorbire le sfaccettature di ogni interpretazione artistica; la fragilità verrà percepita però non solo come debolezza, ma soprattutto come risposta al disagio esistenziale dell’uomo dinnanzi a se stesso”. Conoscendo da tempi lontani la pittura della Sabatino, possiamo dire che è un altro talento torrese e noi siamo lieti che la sua opera si diffonda ancora di più in Italia.

Federico Orsini

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