Dal 5 gennaio 2016, il Bellini di Napoli ospita Toni e Peppe Servillo, i quali, dopo il grande successo de “Le voci di dentro” di Eduardo, tornano insieme a calcare le scene italiane; saranno i protagonisti de “La parola canta”, lavoro che intende onorare la tradizione napoletana attraverso la sua letteratura, la sua musica ed il suo teatro, dall’ironia di De Filippo al teatro di Enzo Moscato.
Il tutto prendendo lo spunto dalle belle canzoni di Libero Bovio e di E.A. Mario; il racconto scenico va dalla drammaturgia moderna, fino alla voce contemporanea di Mimmo Borrelli che analizza luci ed ombre della sua Napoli. Il testo onora la musicalità della lingua napoletana che va cambiando, mutamento e che i Servillo fanno percepire allo spettatore attraverso il sostegno del complesso ad archi del “Solis String Quartet”; Il lavoro coinvolge il pubblico in una commistione musicale, fino al jazz ed al pop.
Napoli è una città ricca di storia e di miti insieme ad un grande patrimonio culturale, ma, per parlarne si ricorre spesso ai luoghi comuni, come ad esempio i vicoli, i mandolini, il sole, il mare, la pizza, da cui il recital cerca di liberarsi. “Il modo di Toni di essere musicale (recita la presentazione), nello stesso tempo accarezza le parole ad una ad una, quasi condividendo con lo spettatore un sentimento derivante dalla cantata rabbiosa e provocatoria di Peppe, la cui voce, raramente cedente alla dolcezza, quando viene proposta con delicatezza arriva al cuore”. I due attraggono il pubblico per un lungo fiume di musica e parole. Il prossimo spettacolo del Bellini è “Gospodin” di Philipp Lohle, per la regia di Giorgio Barberio Corsetti, in programma per il 20 gennaio 2016.
Federico Orsini