Mibact: Ercolano diventa un parco archeologico autonomo

POMPEI: DA DOMUS FRONTONE A VETTII, RIAPRONO I GIOIELLIErcolano diventerà un parco archeologico autonomo,  la riforma che rivoluzionerà la gestione del patrimonio archeologico e culturale coinvolgerà anche il sito archeologico della città fondata da Ercole. A comunicarlo, dinanzi le commissioni cultura di Camera e Senato, il ministro Dario Franceschini che ha annunciato interventi finalizzati ad armonizzare la gestione delle Soprintendenze e dei siti.

In Campania, accanto alla Soprintendenza speciale per Pompei, verranno istituiti il Parco Archeologico di Ercolano e dei Campi Flegrei, quest’ultimo comprendente Baia e Pozzuoli.

Grande soddisfazione espressa dal sindaco di Ercolano, Ciro Buonajuto che sottolinea come una tale notizia sia molto positiva per la sua città: “La decisione del Governo di puntare sull’autonomia del complesso archeologico di Ercolano rappresenta una notizia straordinaria per la nostra città. L’atto annunciato oggi dal ministro Franceschini è il riconoscimento dell’eccellente lavoro svolto a Ercolano nella tutela di un sito unico al mondo”.

Il nuovo assetto predisposto dalla riforma prevede la creazione di un’unica Soprintendenza competente per Archeologia, Belle Arti e Paesaggio e una distribuzione dei presidi più equilibrata con dieci nuovi musei e parchi archeologici autonomi: da Ostia Antica a Ercolano, dal parco dell’Appia a quello dei Campi Flegrei, dal complesso monumentale della Pilotta al Castello di Miramare di Trieste con direttori scelti con bando internazionale.

Aumenteranno i presidi sul territorio passando dalle attuali 17 Soprintendenze alle nuove 39 soprintendenze unificate (a cui si sommano le due soprintendenze speciali del Colosseo e di Pompei per un totale di 41).

La nuova articolazione territoriale, per il ministro Franceschini: “Realizza una distribuzione dei presidi più equilibrata ed efficiente. E’ stata definita tenendo conto del numero di abitanti, della consistenza del patrimonio culturale e della dimensione dei territori”.

Da qui si spiega l’autonomia anche per il sito di Ercolano (sito Unesco), che ad oggi rappresenta, secondo i recenti dati pubblicati dal ministero, il quattordicesimo sito più visitato in Italia.

“Ogni nuova Soprintendenza – ha precisato il ministro – parlerà con voce unica ai cittadini e verrà articolata in sette aree funzionali (organizzazione e funzionamento; patrimonio archeologico; patrimonio storico e artistico; patrimonio architettonico; patrimonio demoetnoantropologico; paesaggio; educazione e ricerca) che garantiscono una visione complessiva dell’esercizio della tutela, assicurando anche la presenza delle specifiche professionalità. Per cittadini e imprese sarà così più semplice e rapido rapportarsi con l’amministrazione con una notevole riduzione degli oneri burocratici”.

Carmine Iovine

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