Bollette pazze ai commercianti di Volla per la tassa sulla pubblicità

pubblicità vetrinaIn  questi giorni la Geset sta inviando ai commercianti vollesi numerosi avvisi di pagamento per la tassa sulla pubblicità. Tali avvisi secondo quanto riscontrato dagli esercenti contengono diversi errori non solo  nella misurazione ma spesso proprio nella corretta applicazione della tassa.

Gennaro Russo - Aicast Volla
Gennaro Russo – Aicast Volla

Alla luce di tali errori, a volte grossolani, immediatamente l’Aicast Volla presieduta da Gennaro Russo ha chiesto un incontro con il Commissario Prefettizio per verificare le metodologie di calcolo utilizzate, ma soprattutto per portare a conoscenza della stessa la poca chiarezza nell’applicazione dell’imposta.

Sul punto è stato categorico l’avv. Andrea Viscovo, già in piena campagna elettorale per la prossima tornata elettorale, che ha invitato i commercianti a fare molta attenzione e visionare attentamente l’avviso prima di pagare.

viscovo
Avv. Andrea Viscovo

L’impegno di Cittadini per Volla, continua Viscovo, è quello di portare avanti una politica che sia dalla parte dei commercianti che sono il motore economico di Volla. Gli errori commessi dalla Geset sono anche il frutto di un censimento sommario e non aderente alla realtà, ma anche e sopratutto di una mancata puntuale regolamentazione della pubblicità da parte della precedente amministrazione targata Partito Democratico, che ha adottato tariffe “ministeriali” senza tenere conto delle situazioni socio economiche dei suoi contribuenti, dei commercianti locali.

“Vorrei ricordare – conclude Viscovo – che sono esenti dall’imposta e quindi questa non è dovuta per:

A) le insegne di esercizio di superficie complessiva fino a cinque metri quadrati;

B) per la pubblicità realizzata all’interno dei locali riferita all’attività esercitata, nonchè i mezzi pubblicitari, esposti nelle vetrine e sulle porte di ingresso dei locali medesimi purché siano attinenti all’attività in essi esercitata e non superino, nel loro insieme, la superficie complessiva di mezzo metro quadrato per ciascuna vetrina o ingresso;

C) gli avvisi al pubblico esposti nelle vetrine o sulle porte di ingresso dei locali, o in mancanza nelle immediate adiacenze del punto di vendita, relativi all’attività svolta”.

Angela Del Gaudio

Questa la richiesta dell’Aicast

richiesta aicast

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