Caso del medico anestesista dell’ospedale “San Leonardo” di Castellammare colpito qualche giorno fa da meningite batterica da pneumococco, la direzione sanitaria di presidio intende precisare che sono state effettuate tutte le procedure previste per la messa in sicurezza di operatori e pazienti.
“In particolare, tutti i medici e gli infermieri venuti in contatto con l’anestesista – hanno fatto sapere dall’Asl Na3 Sud – colpito dalla malattia, tra cui quelli del blocco operatorio, del pronto soccorso, della rianimazione, della ginecologia e anche dell’ambulanza che ha trasportato l’ammalato a Napoli, sono stati sottoposti ad antibiotico profilassi con ciproxin. Tutti i locali e gli ambienti interessati sono stati sanificati con uno speciale apparecchio aerosolizzatore.
Gli interventi sono stati effettuati con zelo ancor prima che si sapesse (sono necessarie specifiche analisi che nel caso sono state fatte a seguito del ricovero presso l’ospedale Cotugno di Napoli) la natura del batterio che ha colpito il medico del San Leonardo. Nel caso da infezione da pneumococco, infatti, le linee guida del ministero della Salute non prevedono l’attivazione di alcuna profilassi.
Intanto, il dipartimento di prevenzione aziendale ha già effettuato un’indagine per verificare l’adeguatezza del protocollo attivato confermando la correttezza delle procedure adottate”.