Sabato 20 febbraio va in scena il percorso musicale e teatrale “ Partenope – LA STORIA DI UNA SIRENA” presso l’ associazione culturale E. A. MARIO di Portici.
Da Pupella Maggio a Eduardo De Filippo, da Toto’ a Salvatore di Giacomo, lo spettacolo – ideato e diretto da Veronica Astuni e Manuela D’Ambrosio – vuole essere un omaggio alla cultura napoletana e ai suoi ambasciatori nel mondo.
Una voce narrante (Paola Sannino) accompagna lo spettatore in questo viaggio nella vitaculturale di Napoli dall’800 ai primi del Novecento, fino ad arrivare al boom della canzone classica, che valorizzando l’identità culturale più vera del popolo partenopeo proiettò la città, in maniera del tutto inaspettata, sulla scena internazionale. E la riscatta. La fa nobilissima.
Dice Salvatore Di Giacomo: “La mia fissazione è questa, che Napoli è una città disgraziata, in mano di gente senza ingegno e senza cuore e senza iniziativa. Tutto procede irregolarmente, abbandonato ai peggiori” . Proprio lui che la rende poesia.
“Questo nostro viaggio nella cultura napoletana – ci spiega l’attrice Veronica Astuni – nasce dal tentativo di riflettere sull’ espressione musicale e drammaturgica che significa e rappresenta la nostra città; in un intreccio di nostalgia e memoria, tradizione e contaminazione”.
“Il teatro e la musica napoletana – continua l’attrice – possono essere considerati “bene culturale” in quanto testimonianza di civiltà e componente dell’heritage. Non è solo intrattenimento, ma prodotto culturale. E come tale bisognerebbe ragionare in termini di conservazione e valorizzazione”.
Ancor di più se si pensa che non è solo paccottiglia folkloristica, ma verità di una terra. E di un’intera popolazione.
Ornella Scannapieco