Fianco a fianco, nascondono miliardi nei paradisi fiscali: ecco chi c’è nei “Panama Papers”

panama papersCome ha spiegato il vicedirettore de “L’Espresso” Marco Damilano nella serata di ieri nel corso della trasmissione di Rai 3 “Gazebo”, ci sono leader e vip di mezzo mondo. E sono fianco a fianco. Il presidente russo, i leader cinesi, il re saudita, il defunto padre del premier inglese, banche italiane, stelle dello sport. Non ci sono divergenze di vedute, questioni politiche o umanitarie quando c’è da nascondere miliardi nei paradisi fiscali.

È uno scandalo di proporzioni planetarie quello che scaturisce dall’inchiesta giornalistica “Panama Papers” alla quale hanno lavorato oltre 300 reporter dell’International Consortium of Investigative Journalists (Icij), impegnati per mesi a spulciare le carte, allargano la cerchia dei sospetti a personaggi dei Paesi di appartenenza. Si tratta, senza ombra di dubbio, della più grande fuga di notizie della storia della finanza internazionale.

Tutto è partito da un informatore, da un “whistleblower” (ovvero una “gola profonda”), che lo scorso anno ha recapitato al quotidiano tedesco “Suddeutsche Zeitung” 11,5 milioni di file riguardanti lo studio legale “Mossack Fonseca”, con base a Panama City. Il quotidiano ha messo in comune i file con gli altri giornali del consorzio. È così che si è scoperto, ad esempio, che alcune società offshore sarebbero riconducibili a sigle o individui inseriti nella lista nera degli Stati Uniti per connessioni con i signori della droga messicani, con organizzazioni definite terroristiche come gli Hezbollah sciiti libanesi e con Stati come Corea del Nord o Iran.

Per l’Italia l’esclusiva è de L’Espresso che ha evocato Luca Cordero Montezemolo, l’imprenditore Giuseppe Donaldo Nicosia, latitante e coinvolto in un’inchiesta per truffa con Marcello dell’Utri, l’ex pilota di Formula 1 Jarno Trulli oltre a Ubi e Unicredit.

“I file riguardano operazioni che vanno dal 1977 fino alla fine del 2015. – ha spiegato L’Espresso – E offrono un resoconto inedito sulla panama papers 2gestione di grandi flussi di denaro attraverso il sistema finanziario globale, soldi che a volte sono il frutto dell’evasione fiscale, della corruzione o anche del crimine organizzato. La maggior parte dei servizi offerti dall’industria dell’offshore è infatti perfettamente legale se usata nel rispetto delle leggi e dichiarata al Fisco. Ma i documenti esaminati dall’Icij mostrano che banche e studi legali non avrebbero seguito le norme che permettono di individuare i clienti coinvolti in attività illegali”.

Nei Panama Papers compaiono società offshore che riconducono alla cerchia degli uomini più vicini al presidente russo Vladimir Putin; c’è il presidente ucraino Petro Poroshenko e pure il padre, deceduto nel 2010, del primo ministro britannico David Cameron, che in patria si è lanciato in una campagna politica contro l’evasione. Anche Lionel Messi, il più famoso calciatore del mondo, si è rivolto allo studio Mossack Fonseca per creare una società così come l’attore Jackie Chan.

Le reazioni alla pubblicazione dei Panama Papers non si stanno facendo attendere, anche se la maggior parte di esse si limita a dei semplici “no comment”. Dal Cremlino, invece, parlano di un “alto livello di ‘putinofobia’ raggiunto fuori dalla Russia”, sottolineando che l’inchiesta sarebbe completamente inventata e che gli autori dello scoop sarebbero gli agenti Usa.

In molti si stanno chiedendo a questo punto quali saranno le ripercussioni sui leader di mezzo mondo “colpiti” dalle rivelazioni dei Panama Papers. Una prima e più evidente conseguenza saranno le indagini che forze dell’ordine e magistratura, anche se in molti Paesi l’inchiesta dei giornalisti è andata di pari passo con quella delle autorità.

Immenso, come si diceva, il lavoro di giornali e reporter. Sul sito de L’Espresso l’articolo che presenta l’inchiesta è stato firmato da: Bastian Obermayer, Gerard Ryle, Marina Walker Guevara, Michael Hudson, Jake Bernstein, Will Fitzgibbon, Mar Cabra, Martha M. Hamilton, Frederik Obermaier, Ryan Chittum, Emilia Díaz-Struck, Rigoberto Carvajal, Cécile Schilis-Gallego, Matthew Caruana-Galizia, Miguel Fiandor e Mago Torres.

FraFree

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