Il Napoli rischia grosso. Domani la decisione del giudice sportivo Gianpaolo Tosel deciderà quante giornate di squalifica saranno assegnate al bomber degli azzurri e capocannoniere nazionale. Dispiace al popolo azzurro, dispiace alla società azzurra e un po’ alla serie A che rischia di non vedere in campo un trascinatore per eccellenza.
Il Napoli si aspetta una sola giornata, lo stesso Nicolas, fratello-agente dell’argentino Higuain, si aspetta una sola giornata punitiva e aggiunge che “la reazione di Gonzalo è quella di chi sente un’ingiustizia addosso; ha protestato perché non era in fuorigioco”.
Rumors parlano di quattro giornate, decisione che, laddove dovesse trovare concretezza, costerebbe al Napoli l’impossibilità di schierare El Pipita nelle partita contro Verona, Inter, Bologna e Roma. Quattro giornate perché: una la prenderà per il cartellino rosso (doppia ammonizione), due per le ingiurie rivolte all’arbitro, il quarto per il comportamento irriguardoso (le mani al petto, senza violenza) nei confronti del direttore di gara Irrati.
Si attendono, intanto, le decisioni di domani. Di certo, il Napoli deve “ringraziare” Irrati che, nel referto consegnato al giudice, non fa cenno a “condotte violente”, ma “soltanto” ad espressioni irriguardose e ingiuriose. Ripetute, però, perché pronunciate quando il direttore di gara gli ha sventolato il cartellino rosso e, subito dopo, mentre gli “appoggiava le mani sul petto esercitando una lieve pressione”. Se Irrati non avesse aggiunto la parola “lieve”, Higuain avrebbe probabilmente rischiato di finire nella trasferta di Udine la sua stagione.
Ci sarà anche una ammenda, di poche migliaia di euro, che punisce il tentativo di farsi giustizia dell’argentino con Felipe prima di abbandonare il campo. Il tecnico Sarri, invece, viene fermato un turno (non andrà in panchina domenica col Verona) per le sue espressioni ingiuriose (“Vi dovete vergognare”) rivolte agli ufficiali di gara. Sarri è alla sua terza espulsione stagionale.