Questi avvenimenti convulsi e carichi di ansia hanno “coinvolto” emotivamente i cittadini attoniti. La candidatura di Susi Tortora era stata accolta con simpatia e una buona dose di entusiasmo in quanto l’affermata professionista rappresentava per molti elettori una sferzata di aria fresca nel panorama abbastanza stantio della politica vicana. Pur essendo stata “nominata” dall’ex sindaco apriva a molte speranze i cuori dei benpensanti in quanto avrebbe potuto smuovere un pantano nel quale Vico Equense sembra essere piombata da molti anni. La lista VICOinvolgiamo annovera diversi nomi di accertata serietà che, insieme ad altri scelti dalla candidata in una sua lista, avrebbero potuto cambiare l’assetto della maggioranza e nel tempo modificarla a tutto vantaggio del rinnovamento e della trasparenza.
Purtroppo questa possibile realtà si è dissolta e al momento si è tornati in uno stato di stallo. Rimangono in piedi le candidature di Maurizio Cinque, di Franco Lombardi, di Giuseppe Russo. Tutti contro Gennaro Cinque, almeno sulla carta. Ma si avverte una sospensione dei giochi che prelude ad altri colpi scena.
Nel frattempo la sinistra vicana, interpretata dal Movimento di Aldo Starace, non dà ancora segni di vita, forse in attesa di qualche evento celeste che indichi la strada giusta da intraprendere. Non avendo un peso specifico di una qualche consistenza reale, rimane indecisa tra il doversi gettare nella mischia con un proprio candidato oppure aggregarsi a un candidato moderato, probabilmente Maurizio Cinque, che però non darebbe visibilità al Movimento e nemmeno consiglieri comunali. Anche Andrea Buonocore avrebbe vagato alla ricerca di un padre che gli affidasse le sorti del paese. Non avendo convinto a suo tempo né Gennaro Cinque né l’ex maggioranza e rimasto temporaneamente orfano politicamente insieme al suo ingente pacchetto di voti, Buonocore si sarebbe proposto al migliore offerente. Pare che si sia rivolto a tutti quelli che restavano disponibili, cioè proprio il Movimento di Starace e il PD. Ma non è detta l’ultima parola, in quanto una voce di popolo lo dà già in forze a Franco Lombardi per il quale avrebbe fatto il fatidico “passo indietro”. Notizia tutta da verificare nel convulso vortice dei si dice.
E Gennaro Cinque? L’ex sindaco se ne resta sornione a guardare gli avvenimenti. Pubblica sulla pagina fb le foto dei cantieri da lui aperti sul territorio, quelli delle acque bianche e nere sapientemente separate o quelli del restauro delle vie disastrate nelle varie frazioni in collina e non si pronuncia sugli eclatanti colpi di scena che gli girano attorno. Deluso dalla sua ex maggioranza per la manifesta incapacità di trovare un accordo, Cinque, dopo la caduta della candidatura Tortora, rimane in un eremo apparentemente estraneo a tutte le beghe elettorali paesane. Ma tutti si aspettano la zampata finale che, come al solito spiazzerà e sorprenderà. Come un gatto sta giocando con il topolino che ha nelle grinfie e presto lo divorerà. Di una cosa si ha certezza, e cioè che piuttosto che cedere lo scranno a Maurizio Cinque è disposto a vendere l’anima al diavolo.
Maria D’Ordia