Napoli sprecone, la Roma passa al fotofinish

mertens pianijc romaUn Napoli poco cinico spreca diverse occasioni gol ed alla fine viene punito al 90esimo da una rete di Naingollan. Ora i giallorossi mettono il fiato sul collo agli azzurri portandosi a meno due punti a tre turni dal termine della stagione, Roma e Napoli si giocheranno fino alla fine del campionato il ticket per volare nella Champions league dell’anno prossimo.

In uno stadio Olimpico blindato dalle forze dell’ordine il pubblico non è quello delle grandi occasioni, a sostenere gli azzurri di mister Sarri un centinaio di tifosi napoletani.

Pronti via al primo minuto l’attaccante egiziano Salah si ritrova sui piedi un disimpegno sbagliato della difesa e spara d’istinto il pallone di poco alto sulla traversa a portiere battuto.

Un brivido sulla schiena degli azzurri che per tutto il primo appaiono contratti e poco brillanti. Il possesso palla è sterile e lento mentre capitan Hamsik e Jorghino non riescono a dare il là alle azioni. Un primo tempo di gioco spezzettato con tanti falli e tante imprecisioni da una parte e dall’altra.

Al 20′ il difensore Manolas è costretto ad uscire dal campo dopo aver subito una manata dal Pipita Higuain al rientro della squalifica: l’arbitro Orsato fischia il fallo ma non giudica violenta la condotta del numero 9 azzurro. Al posto del difensore greco entra l’ex Chievo Zukanovic.

A metà primo tempo arrivano due lampi degli attaccanti del Napoli: prima Dries Mertens (partito dall’inizio a scapito di Insigne) che si libera al limite dell’area scoccando un tiro dei suoi ben neutralizzato da Szczesny. Poi al 26′ Pepe Callejon si libera sulla destra sul filo del fuorigioco e insacca la palla in rete battendo il portiere polacco ma il guardalinee blocca tutto per un offside millimetrico.

Alla mezz’ora occasione gol per Higuain che raccoglie un lancio lungo da centrocampo riuscendo ad agganciare il pallone in area tra i due difensori centrali della Roma ma quando calcia il portiere giallorosso esce a valanga ed riesce a respingere il tentativo.

Il Napoli va all’intervallo negli spogliatoi con la consapevolezza di poter far male alla Roma (che perde anche Florenzi per infortunio, al suo posto Maicon) e al rientro in campo la squadra riesce ad esprimersi meglio ed con un possesso palla più fluido. Determinante il capitano Hamsik bravo a sganciarsi e farsi trovare sempre tra le linee per avere la possibilità di scaricare la palla sugli attaccanti. Ed è proprio lo slovacco a farsi trovare sul lato destro dell’area di rigore romanista per scoccare un sinistro che però viene bloccato da Szczesny. Finalmente il Napoli riesce ad essere padrone del campo ed a creare un’altra buona azione: traversone che arriva al limite dell’area per Mertens che con un tiro mirato all’angolino basso alla sinistra del portiere per pochi centimetri non trova il gol.

I due centrali del Napoli Albiol e Koulibaly tengono bene a bada gli attaccanti romanisti che non riescono a trovare spazi utili, solo al 70′ il 22 El Sharaawy si libera sulla sinistra e si incunea in area ma stoicamente Albiol mette in angolo con una scivolata.

Subito dopo altro miracolo del portiere polacco: il bomber argentino sfrutta un indecisione di Maicon su un traversone dalla destra e batte a colpo sicuro ma Szczesny si ritrova la palla tra le gambe e mette in corner. A un quarto d’ora dal termine girandola di cambi per i due allenatori: Insigne per Mertens, David Lopez per Allan e Totti per El Sharaawy.

Basta entra il campo al capitano della Roma per rianimare il gioco e il pubblico giallorosso. Con un paio di imbucate e passaggi filtranti infiamma i tifosi romanisti, il Napoli arretra il baricentro pensando a strappare un pareggio.

Ma al 90′ cucchiaio di Totti a spiovere in area, stop del bosniaco Pjanic per Salah che anzichè tirare appoggia per l’accorrente Naingollan che con un colpo da biliardo fa gol bucando l’angolino basso della rete.

Un buon Napoli beffato all’Olimpico dovrà vincere le prossime tre partite per mantenere il secondo posto insidiato dalla Roma a soli due punti di distanza.

Ivan Di Napoli

 

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