Secondigliano al vertice del sistema criminale napoletano

secondiglianoDopo gli ultimi arresti tra le fila del clan cosiddetto della Vanella Grassi in relazioni agli omicidi dei pregiudicati Raffaele Stanchi e Luigi Montò (rei di non aver pagato una partita di droga) emergerebbe un particolare rilevante su cui da tempo indagherebbero gli inquirenti: la mala partenopea farebbe principalmente capo a Secondigliano.

Nella fattispecie il boss attualmente latitante Umberto Accurso sebbene 24enne risulterebbe pilastro centrale di un’organizzazione criminale talmente potente da estendersi sull’intero territorio partenopeo.

Paradossalmente proprio alle dichiarazioni di Antonio Accurso, fratello del ras, si dovrebbero gli ultimi arresti eccellenti e i sequestri effettuati dalla Dda (direzione distrettuale antimafia) che avrebbero inflitto un duro colpo allo strapotere criminale di Secondigliano. Radio mala definirebbe  Umberto Accurso quale stratega eclettico di un sistema camorristico talmente dominante,  sotto il profilo sia militare che economico, da contare tra le sue fila anche imprenditori e politici di rilievo.

Proprio sulla convivenza tra forze diverse alcuni pentiti, probabilmente proprio lo stesso Antonio Accurso, potrebbero svelare identità pesanti di cosiddetti colletti bianchi e attirare sugli stessi l’attenzione della magistratura.

Si sarebbe alla vigilia di un vero e proprio terremoto che già avrebbe indotto alcuni cattivi amministratori a potenziare i servizi di sicurezza e la tutela della propria persona nel timore di finire vittime di forze criminali avverse a quelle con le quali si sarebbero fatti affari per anni. Il gioco è questo: cambiano i tecnici cambia necessariamente la squadra, senza esclusione di colpi o pietà alcuna. Ormai le nuove leve della criminalità organizzata stanno subentrando alle vecchie famiglie che potrebbero optare per la strategia del finto pentimento pur di danneggiare rivali inattaccabili militarmente in campo aperto.

Pauroso l’arsenale di cui dispone il sistema di Secondigliano; santa barbara potenziata in anni e anni di traffici illeciti con i balcani e l’est europeo.  Si parla di bazooka, lancia granate, svariati tipi di mitragliatori da guerra automatici ed esplosivi di ogni genere (solo per fare alcuni esempi).

Nel frattempo gli onesti napoletani tremano nel timore fondato di trovarsi al posto sbagliato nel momento sbagliato in una città dove a tutto si pensa tranne che al benessere e alla qualità d’esistenza dei cittadini.

Alfonso Maria Liguori

Donazione sostieni il Gazzettino Vesuviano