Gragnano, Valle dei Mulini: il degrado non si ferma nemmeno davanti ai bambini

In due giorni circa duecento studenti delle scuole elementari hanno visitato la Valle dei Mulini ma allo stesso tempo sono ricominciati inarrestabili gli sversamenti di rifiuti.

DSCN3817Visita guidata scolaresche 19 maggio 2016

Uno scontro continuo tra il bene ed il male quello che sta caratterizzando da qualche anno la Valle dei Mulini di Gragnano. All’azione quotidiana di volontari ed associazioni si contrappone lo stesso degrado che nei decenni ha trasformato la Valle in una terra di nessuno. Sacchetti di rifiuti lanciati da automobili in corsa, materiale di risulta edile scaricato con furgoncini e ape car; scarti di produzione tessile ed agricola ben imbustati e gettati nell’alveo del torrente Vernotico; amianto e pneumatici ormai coperti dalla vegetazione; tubi fecali provenienti dalle abitazioni abusive delle frazioni a monte; preservativi e siringhe abbandonati da coppiette e tossicodipendenti che di notte invadono l’area; bande di ragazzi che ogni pomeriggio sguinzagliano cani di grossa taglia senza alcun controllo, gente che lava la macchina usando la fontanina pubblica. Sembra non esserci un freno per questa marea di degrado che ogni giorno schiaffeggia un luogo del cuore del territorio. Un’area che in qualsiasi parte del mondo sarebbe venerata dai cittadini e protetta dalle istituzioni.

E’ come se una parte compatta della comunità non volesse superare quel disastroso status quo che negli anni addietro ha trasformato la Valle in una discarica. Sono ancora troppe le persone che vogliono che tutto resti così come è stato finora per poter continuare consuetudini egoistiche e degradanti, usando la valle a proprio piacimento: per inquinare, distruggere, occupare.

Le telecamere ci sono, all’ingresso e alla fine della Valle, ma a quanto pare, dopo un breve periodo di deterrenza, non servono a distogliere i comportamenti incivili. In assenza di un controllo costante dell’area anche il più evoluto sistema di videosorveglianza sarà inutile. L’unico modo per risolvere questi problemi sarebbe quello di trasformare la Valle in un parco comunale naturalistico, limitando l’accesso alle automobili e prevedendo appositi servizi navette dal centro città. In questi giorni, così come successo solo due anni fa (e così come successo ad ogni campagna elettorale), si intrecciano le promesse elettorali per il recupero della Valle dei Mulini che invero i politici locali hanno sempre usato come cavallo di battaglia elettorale senza mai raggiungere risultati concreti. In queste ore è prevista una conferenza di servizi per discutere del completamento del sistema fognario e del grande collettore Gragnano, che, sebbene fosse stato finanziato, da ormai dieci anni non vede una fine.

A tutto questo si aggiungono anche atti intimidatori e furti nei confronti di chi si sta battendo per recuperare la Valle, le associazioni che gestiscono il mulino “Porta di Castello di sopra” hanno denunciato ai carabinieri il furto di una pedana da spettacolo.  Un palchetto in legno e ferro (donato qualche mese fa da un imprenditore) che nelle prossime settimane sarebbe servito per l’organizzazione di eventi musicali e teatrali. Inoltre, nel giro di due giorni sono stati segnalati numerosi sversamenti di rifiuti: in particolare un telone blu di circa dieci metri ed alcune buste contenti materiale di vario genere, compreso abbigliamento intimo femminile.

Lo sforzo di volontari, scuole, e di alcuni esponenti delle forze dell’ordine a quanto pare non è sufficiente a garantire il recupero della Valle in assenza di progetti di bonifica e riqualificazione a lungo termine.  Occorre un cambio di passo collettivo, e se non lo si vuole per l’ambiente o per la storia di quei luoghi, allora si faccia quantomeno per i tanti bambini che in questi mesi stanno visitando la Valle restando a bocca aperta nello scoprire la bellezza nascosta  della propria terra.

DSCN3778Visita guidata secondo circolo didattico di Gragnano, 18 maggio 2016

 

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Rifiuti depositati negli ultimi giorni

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