Area di guerra a Napoli in casa “camorra”: i carabinieri durante un controllo a Secondigliano hanno infatti sequestrato numerose armi con relativo munizionamento pronte all’uso.
Nella fattispecie ritrovate una pistola mitragliatrice marca Beretta modella M12, pistole semiautomatiche di grosso calibro e materiale esplosivo. Solo un assaggio della Santa Barbara di cui disporrebbe la cupola della malavita partenopea ormai chiaramente situata tra Secondigliano e Scampia.
Sarebbero poi emerse strategie operative attuale dei clan sul territorio: giovanissimi insospettabili occulterebbero ad arte (in aiuole, dietro tubature del gas, etc.) armi pronte all’uso nelle zone dove vivono boss rivali.
Il tutto per consentire ai killer di giungere disarmati sul posto in modo da non rischiare di incorrere in eventuali controlli da parte delle forze dell’ordine. Un piano ben studiato che permetterebbe ai sicari di armarsi al posto giusto nel momento giusto, colpire mortalmente e poi sparire nel nulla.
Killer spesso adolescenti e quindi difficilmente individuabili dalle vedette dei clan avversi. Insomma una vera e propria guerra che ormai coinvolge donne e bambini senza esclusione di colpi. Si dice che la “fame fa uscire il lupo dal bosco”: ebbene questa massima è perfettamente attuata dalla malavita organizzata che approfittando dell’inoccupazione e della povertà delle fasce più esposte dalla comunità arruola manodopera a prezzi stracciati.
Agghiaccianti i dati: per uno scooter e poche centinaia di euro è possibile assoldare baby killer da integrare nei gruppi di fuoco dei clan. Persino insospettabili pensionati vengono “assunti” dalla camorra come corrieri o pusher. Un quadro talmente avvilente da rasentare l’osceno che punta il dito con forza contro le istituzioni da sempre assenti sul territorio e contro il lassismo dei potenti che si godono lo spettacolo in città trincerati in roccaforti ben protette.
Massoni, cattivi politici e imprenditori collusi con il loro esercito di corrotti divorano una città talmente bella da meritare il titolo di capitale del Mediterraneo: la disperazione e l’incertezza nel domani della gente onesta crescono quotidianamente. Onesti contribuenti che ormai possono rivolgersi solo a San Gennaro per sperare di ottenere giustizia.
Alfonso Maria Liguori