Boscoreale: la Sinistra evaporata

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Se anche un «pezzo da novanta» della sinistra storica boscorealese, e più in generale vesuviana, come Luigi Buffone getta la spugna allora vuol dire che l’amministrazione Balzano ha superato la fase politica – come dicono i cronisti accreditati quando voglio fare finta di capirne qualcosa – della «frutta», del «caffè», dell’«ammazzacaffé» e pure quell’altra della rituale «sigaretta» che si da al condannato prima di “fucilarlo”.

Che vuol dire? Vuol dire che non c’è più alcuna speranza di vita, ovviamente politica e amministrativa, per il gruppo che guida il comune da due anni a questa parte. “Vivrà”, forse sino alla fine della consiliatura, tappando buchi, turandosi il naso, coprendo gli occhi e le orecchie, facendo altri debiti e perdendo finanziamenti solo perché così vuole qualcuno, qualcuno che in questa avventura “balzana” ha «messo la faccia» e che, pur comprendendo che ormai è finita, tiene in vita il “morto” perché teme la ferocia delle critiche e gli attacchi degli avversari politici in campo regional – nazionale. E magari non pensa che quelle critiche saranno il “piatto” che l’opposizione servirà alla cittadinanza quando si tratterà di scegliere il nuovo sindaco.

Luigi-Buffone-235x250I “5 stelle” scalpitano e suscitano consensi, sull’onda delle vittorie ottenute in ambito nazionale, a Roma e Torino, tra le altre. Saranno pure, politicamente parlando, un insieme sfaccettato di realtà antiche, moderne, post moderne e raccogliticce ma non si può negare che saranno loro l’ago della bilancia alle prossime amministrative. Le antiche sinistre: socialista, vendoliana, ex psiuppina, comunista pidiessina, sono scomparse o assoggettate. L’opposizione con a capo Gennaro Langella attacca un giorno si e uno no. Senza che nessuno sia capace di rispondere per le rime, rinfacciandole gli errori politici compiuti e i “debiti” morali o reali con la cittadina. La maggioranza è sfasciata e incapace di trovare un punto, uno che sia uno, di coesione attorno al quale fare quadrato. Il ritratto dell’amministrazione è quello del “Cristo sul Golgota”.

Questo, il quadro generale della situazione all’indomani delle dimissioni di Luigi Buffone. Una voglia di lasciare che stava tormentando il consigliere da parecchio tempo e che, voce critica all’interno della maggioranza, lo portava a bacchettare di continuo il suo gruppo nel tentativo di scuoterlo dal torpore amministrativo e dal “tira a campare” politico, con idee e proposte di rilancio e salvaguardia del territorio. Niente da fare. Parole e idee finite sparse al vento. « I tempi sono ormai maturi per valutare il mio percorso di partecipazione e di impegno, all’interno di questo Consiglio Comunale e a sostegno del Sindaco Giuseppe Balzano» ha scritto nella lettera di dimissioni. Continuando «Impegno e partecipazione che ho sempre cercato di legare, credo coerentemente, alle premesse e ai doveri espressi dal programma elettorale con cui sono state vinte le elezioni.

Proprio alla luce di alcuni insistenti atteggiamenti, nell’ambito di questo Consiglio comunale, che vanno a minare seriamente l’integrità e la credibilità delle Istituzioni Comunali, all’interno delle quali il libero

Il sindaco Giuseppe Balzano
Il sindaco Giuseppe Balzano

confronto democratico viene ad ogni occasione svilito o soppiantato da uno scenario rissoso e sconclusionato, per precise responsabilità e incapacità, finiscono col venire meno le condizioni per un lavoro sereno e costruttivo che possa dare un contributo efficace fatto di valori e contenuti». Punto e tanti saluti. Sarà surrogato, Buffone, martedì prossimo, nel consiglio comunale che si terrà, da Rosanna Paduano, giovanissima “casilliana di ferro”, studentessa universitaria, che da poco si è affacciata nel complesso panorama politico locale. E, uno strascico avvelenato regional – nazionale, lo ha pure lasciato l’azione del consigliere. «Grande rammarico per le dimissioni da consigliere comunale di Luigi Buffone, esponente storico del Partito democratico nella zona vesuviana» scrivono Luisa Bossa e Giorgio Piccolo, deputati del Pd campano, commentando la scelta di Buffone.

«Un segnale preoccupante per le condizioni politiche del Pd nella provincia di Napoli – continuano – La lettera con cui il consigliere comunale Buffone ha rassegnato le dimissioni esprime un malessere profondo verso l’amministrazione comunale di Boscoreale, che pure è di centrosinistra, verso alcune scelte amministrative ma anche verso un clima di bassa agibilità democratica interna al partito, che non consente più ad un esponente storico del territorio di poter incidere, con le sue idee, sulla direzione da dare ad un’amministrazione comunale, costringendolo di fatto a prendere atto, per serietà e rigore morale, di non poter più rendere compatibile i suoi ideali con le scelte dell’amministrazione. Possiamo restare indifferenti rispetto a gesti come questi, compiuti per limpidezza morale e spirito ideale? Possiamo accettare di perdere così i nostri migliori esponenti territoriali? Quando torneremo a interrogarci sui fallimenti del Pd ricordiamoci che il disfacimento politico non avviene mai di colpo, ma momento per momento, gesto per gesto, perdita dopo perdita». Un attacco a Casillo, visto che nel Pd regionale c’è maretta e che appunto fu Casillo a sostenere la candidatura di Balzano? È una ipotesi di lavoro. In quelli che sono i resti di una “grande armata” è in atto una “notte dei lunghi coltelli” tra i vecchi e i nuovi “sinistri”. Tra renziani, bassoliniani e altri. Chi vincerà guiderà il partito per altri cinque, dieci anni. Ma non è detto che lo risolleverà. Con buona pace di chi aveva creduto in questa idea.

Alfredo Saporito

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