Castellammare, “Sia”: via le domande per il sostegno contro la povertà

pannullo di maioQuesta mattina, nell’aula consiliare del Comune di Castellammare di Stabia, il sindaco Toni Pannullo e l’assessore Carla Di Maio (Politiche Sociali) hanno illustrato il nuovo piano ministeriale per il sostegno contro la povertà.

Il progetto prende il nome di Sia (Sostegno Inclusione Attiva) e coinvolgerà le famiglie stabiesi che rientreranno nei requisiti imposti dall’Inps e dal ministero. Possono fare domanda i cittadini che hanno un reddito Isee inferiore o uguale a 3mila euro, che hanno uno, o più figli minori (o maggiorenni ma solo con disabilità).

“Le domande – spiega l’assessore Di Maio – si possono presentare da domani 2 settembre fino e non oltre il 30 ottobre. Le famiglie avranno a disposizione due mesi interi per poter presentare tutto il materiale adatto. Il modulo di domanda può essere scaricato dal sito dell’Inps o può essere ritirato presso gli uffici delle politiche sociali comunali il lunedì e venerdì mattina o martedì e giovedì pomeriggio”.

Ma cosa prevede questo progetto ministeriale? Coloro che saranno risultati idonei, avranno a disposizione (in base al nucleo familiare) una somma che va dagli 80 euro fino ai 400 euro che potrà essere impiegata per molte cause come per esempio il pagamento delle bollette.

“E’ opportuno ricordare – afferma l’assessore Di Maio – che lo Stato non regala i soldi. Ci sarà un patto fra le amministrazioni e le famiglie beneficiarie: in base ai bisogni della famiglia saranno proposte delle soluzioni che se non verranno prese in considerazione elimineranno il finanziamento. Per esempio, se in una famiglia il bisogno è quello di lavorare e noi offriamo un impiego e ci viene rifiutato, di conseguenza quel nucleo non riceverà più i soldi. Ci vuole collaborazione”.

Inoltre, nella prima fase, le domande che arriveranno al Comune di Castellammare saranno vittima di una primitiva analisi. Una volta scartate quelle idonee e quelle no, l’Ente provvederà a spedirle all’Inps il quale farà una successiva analisi catalogando in base ai requisiti quelle che possono beneficiare dell’iniziativa. “Non sarà compito del Comune – spiegano Pannullo e Di Maio – scegliere chi è degno e chi no. Purtroppo ci aspettiamo un numero alto di domande e siamo consapevoli che ci saranno molti nuclei familiari che saranno eliminati dal progetto ma non dipende da noi perchè si tratta di un processo statale”.

In città comunque sono già presenti i manifesti informativi ma per saperne di più ci si può collegare al sito dell’Inps o del ministero delle Politiche sociali e del Lavoro.

Gennaro Esposito

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