007 all’attacco: intercettazioni ambientali nei santuari della camorra

forcellaMicrospie piazzate all’interno dei veicoli e nei pressi delle abitazioni di boss partenopei per incastrare i camorristi: siamo riusciti a raccogliere alcune indiscrezioni trapelate da ambienti investigativi ed è emerso che a breve verranno eseguiti numerosi arresti scaturiti dalle intercettazioni ambientali raccolte dagli inquirenti grazie a “cimici” piazzate in punti strategici del territorio.

Particolarmente attivi in tal senso i carabinieri: il nucleo operativo sarebbe riuscito ad arrivare in segreto nel cuore del centro storico napoletano e nelle aree periferiche più a rischio della città. In seguito alle dichiarazioni di pentiti del calibro di Carlo Lo Russo (ex reggente dell’omonimo clan) i militari hanno pianificato interventi mirati e contesti logistici dove operare per poter monitorare segretamente le mosse dei pezzi da novanta del sistema.

Si attenderebbe a breve quindi un vero e proprio terremoto nell’universo camorristico partenopeo che questa volta potrebbe toccare anche la Napoli bene, gli insospettabili professionisti, massoni e imprenditori collusi veri burattinai del malaffare.

Radio mala parlerebbe di “cattivi politici” già corsi dai rispettivi legali per cercare di arginare la valanga giudiziaria che starebbe per colpirli. Si parla di nomi eccellenti, di figure istituzionali rilevanti. Se così fosse Napoli si preparerebbe a vivere un autunno particolarmente intenso sotto il profilo giudiziario. Troppe cose non convincono più l’onesto contribuente napoletano, troppe palesi anomalie nella gestione di incarichi pubblici che sulla carta dovrebbero garantire la qualità d’esistenza dei cittadini ma che poi all’atto pratico finiscono con il favorire sempre e solo “amici degli amici”.

La corruzione dilaga e in ogni settore della società. Purtroppo ad una posizione lavorativa di responsabilità non corrisponde sempre, soprattutto nel pubblico , uno congruo stipendio: ecco che la voglia di vivere agiatamente tenta sinistra funzionari e dirigenti che sovente finiscono con il cedere alle lusinghe del malaffare entrando sul libro paga della camorra.

Se un giorno questo libro dovesse venir fuori ci sarebbe veramente da ridire (amara ironia): nel frattempo ci si augura che la magistratura continui la sua opera senza fare sconti a nessuno nel rispetto della dignità e dei diritti civili di chi ad oggi da cittadino onesto è stato sistematicamente soggiogato da potenti e camorristi.

Alfonso Maria Liguori

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Alfonso Maria Liguori
Pubblicista, con formazione scolastica classica e frequenza universitaria presso l'Ateneo Federico II di Napoli (corso di Laurea in Filosofia). Dal 2003 "Aml" è nato, giornalisticamente parlando, con il settimanale diocesano della Curia di Napoli "Nuova Stagione". Successivamente collabora con Cronache di Napoli, con Metropolis, con Napoli Più, svolgendo nel contempo attività di pubbliche relazioni e portavoce di politici. Impegnato nel sociale nel 2003 ha preso parte ad un progetto sociale per il recupero di minori a rischio promosso dall'associazione onlus "Figli in Famiglia" in collaborazione con il Tribunale per i Minori di Napoli. Ha curato eventi di solidarietà per associazioni onlus in favore di noti ospedali partenopei in collaborazione con l'Ubi Banca Popolare di Ancora. Ha diretto la trasmissione televisiva "Riflettori su Ercolano" (a sfondo sociale) per Tele Torre. Profondo conoscitore della strada e dei complessi meccanismi sociali che caratterizzano le problematiche di Napoli e della sua provincia, da anni collabora attivamente con il Gazzettino vesuviano.