“L’iniziativa del Governo va nella direzione dell’evoluzione dell’intero sistema manifatturiero mondiale. Le tecnologie permettono un radicale ripensamento del sistema produttivo passando da supply chain rigide ad ecosistemi flessibili che danno spazio a innovazione continua spinta da piccole imprese – Roberto Saracco, direttore di Eit Digital, centro di ricerca europeo con sede a Trento per l’Italia – commenta il piano Industria 4.0 presentato dal ministro per lo sviluppo economico Carlo Calenda”.
Il direttore continua: “Italia, Olanda e Finlandia sono i maggiori esportatori di Startup. Germania, Uk e Svezia le mete più ambite. Il piano del governo deve tenere conto di questi dati. Eit Digital, forte di una partnership europea, ha messo Digital Industry tra i suoi quattro focus di investimento per i prossimi anni. Ieri alla Camera dei Deputati abbiamo parlato dell’Italia che cresce. Dal 2015 ad oggi il centro ricerca da 13 partner iniziali è arrivato a 20. In Italia sono stati investiti 230 ml e create 28 Startup”.
Eit Digital insieme agli altri Kic operanti in Italia lavora a nuove possibili sinergie in tutto il territorio italiano, ed in particolare, con le Regioni della Convergenza. Un primo progetto è già stato attivato con la Campania.
Il 60% dei mestieri in voga fra 10 anni devono ancora essere inventati, riporta Franco Siddi che in qualità di presidente dell’Osservatorio TuttiMedia ha organizzato l’incontro: “Innovazione – menti a Confronto” presso la Camera dei Deputati. “Con TuttiMedia abbiamo condiviso conoscenza – afferma Siddi – con 200 giovani liceali. Speriamo di aver aperto nuovi orizzonti e seminato affinché il loro destino sia di successo. Spingere la cultura dell’innovazione significa soprattutto questo. Questo è lo scopo dell’associazione che ha compiuto 20 anni di attività”.