Promotore ad Ercolano della fede intesa come strumento di pace e aggregazione e difensore dei costumi popolari che la supportano: questo solo in parte l’identikit di un ercolanese doc, il professore Pasquale Oliviero, Presidente Diocesano delle Unioni Cattoliche Operaie da sempre particolarmente sensibile alla vita sociale della comunità con particolare riferimento alle attività parrocchiali (e non solo) promosse sul territorio.
Figura nota e stimata in città, Oliviero incarna l’espressione positiva di un’Ercolano che trae energia dalla tradizione storica e dal culto mariano per proiettarsi verso un futuro in cui il termine rinnovamento possa assumere concretezza e visibilità indispensabili al rilancio qualitativo della città. Sovente la politica vesuviana e l’associazionismo promosso all’ombra del Vesuvio hanno dato vita a polemiche sterili, a questioni legate a conflitti di interesse personali o a lese maestà in merito a competenze specifiche.
Il messaggio al contrario lanciato da sempre dal presidente Oliviero è di pacifica e costruttiva collaborazione, di sinergia positiva tra le forze in campo per il raggiungimento di obiettivi utili alla collettività. Chi lo conosce sa bene che si parla di una persona umile, seria e mai alla ricerca dei clamori mediatici. Un uomo che svolge con scrupolosa professionalità il proprio ruolo rappresentando l’anello di congiunzione di 270 sedi associative di cui 12 attive nella città di Ercolano.
Un materiale umano vastissimo che abilmente Oliviero collega con l’autorità ecclesiastica partenopea al fine di ottimizzare progettualità e manifestazioni da promuovere nella diocesi. Un personaggio a cui la politica ercolanese tutta guarda da sempre con grande rispetto e attenzione: tempo addietro voci di palazzo volevano Oliviero in lista per la carica di assessore presso il comune di Ercolano. Dicerie sementite pubblicamente dallo stesso Oliviero con lo stile e la discrezione che da sempre animano l’operato del docente.
Una figura carismatica che ama la trasparenza e la chiarezza anche nell’informazione. Il sindaco di Ercolano Ciro Buonajuto aveva più volte fatto riferimento all’importanza di investire e credere nelle risorse umane indigene, da considerarsi quali fulcro sul quale far ruotare un rinnovamento che rispondesse a tutti le esigenze di una società moderna. In tal senso il presidente Oliviero costituisce un fulgido esempio di come si possa nella fede elevare professionalità e trasparenza a vantaggio della comunità.
Alfonso Maria Liguori