Terra dei Fuochi: maxi-operazione in oltre 30 comuni tra Napoli e Caserta

terra-dei-fuochi-4Imperversa ancora la minaccia della terra dei fuochi tra Napoli e Caserta. La nuova maxi operazione dei carabinieri ha portato alla denuncia di 69 persone e al sequestro o sospensione di 34 attività; tutti coinvolti nell’inquinamento dell’ambiente.

Toccati dalle indagini svolte dalle forze dell’ordine oltre trenta comuni; nel napoletano San Giovanni a Teduccio, Giugliano in Campania, Villaricca, Sant’Antimo, Marano di Napoli, Qualiano, Castello di Cisterna, Mariglianella, Pomigliano d’Arco, Sant’Anastasia, San Giuseppe Vesuviano, Terzigno, Ottaviano, San Sebastiano al Vesuvio, Grumo Nevano, Carbonara di Nola, Torre del Greco, Ercolano, Boscoreale, Castellammare di Stabia e Gragnano; nel casertano invece Villa literno, Casal di Principe, San Cipriano d’Aversa, Cancello ed Arnone, Grazzanise, Maddaloni, Cancello Scalo, Santa Maria a Vico, Capriati al Volturno, Aversa, Lusciano, Trentola Ducenta, Sessa Aurunca e Parete

L’intervento dei carabinieri di Napoli e Caserta ha portato alla scoperta di oli esausti di officine meccaniche e acque reflue di autolavaggi o di attività per la lavorazione di pellame sversati direttamente nelle fogne pubbliche; fumi ed esalazioni pericolose di autocarrozzerie immesse in atmosfera, senza alcuna protezione e autorizzazione; tremila gomme usurate depositate in maniera incontrollata e centinaia di sacchi contenenti scarti di lavorazioni tessili tenuti a deposito negli opifici in attesa di smaltimento irregolare.
Inoltre attività di vario tipo con lavoratori a nero, senza alcuna forma di tutela assistenziale e previdenziale.

Di seguito gli interventi e tutti i reati accertati dai militari.

A San Giovanni a Teduccio sequestrata un’azienda per la creazione di borse senza autorizzazione sanitaria e con quattro lavoratori a nero; a Giugliano in Campania invece denunciati un geometra e un operaio già noti alle forze dell’ordine, responsabili di aver realizzato una discarica abusiva a cielo aperto sversandovi i rifiuti provenienti dai lavori per la realizzazione di un punto vendita in un centro commerciale.

terra-dei-fuochiTre abitanti di Villaricca sono finiti nei guai ed hanno subito il sequestro delle loro di carrozzeria e di elettrauto in immobili abusivi, tutti sprovvisti di autorizzazione per lo scarico dei rifiuti reflui, per l’emissione in atmosfera e per lo smaltimento dei rifiuti. Sempre a Villaricca sono stati denunciati due cittadini responsabili di abusivismo edilizio e scarico abusivo in fogna in qualità di gestori di un’area di 1500 metri quadri adibita abusivamente a parcheggio e lavaggio, oltre che i proprietari di un autolavaggio senza autorizzazione che scaricava anch’esso illegalmente acque reflue e rifiuti solidi.

A Sant’antimo è stato baccato chi si occupava di smaltimento di rifiuti gestendo clandistinamente lo smaltimento di metalli e materiali ingombranti pericolosi e sono state scoperte due officine che curavano illecitamente i materiali speciali ingombranti tra cui pezzi di autovetture, batterie usate, agenti chimici tra cui filtri e fusti contenenti oli di scarto, detergenti e scarti plastici.

terra-dei-fuochi-2A Qualiano un calzaturificio avviato abusivamente in un seminterrato scaricava le acque reflue direttamente nelle fogne e immetteva nell’atmosfera sostanze pericolose mentre sono scattate quattro denunce a Castello di Cisterna per emissioni di fumi in atmosfera e gestione illecita dei rifiuti.

Sono state sottoposte a sequestro un’officina di Mariglianella per la realizzazione di carrelli elevatori, un piazzale a Pomigliano d’Arco adibito alla rivendita di questi ultimi e, infine, un terreno agricolo a Sant’Anastasia dove i titolari sversavano rifiuti speciali.
A San Giuseppe Vesuviano finiscono nei guai due titolari di officine meccaniche, per la mancanza di formulari per lo smaltimento di rifiuti e per l’immissione di gas inquinanti nell’atmosfera.

Scattano le denunce anche per due titolari di opifici tessili di Terzigno che avevano depositato illecitamente rifiuti speciali e impiegavano 4 lavoratori a nero; nell’ambito di queste indagini sono stati sequestrati circa 380 sacchi contenenti scarti di lavorazione tessile in attesa di involarsi chissà dove.

Anche a Ottaviano due opifici tessili finiscono nel mirino dei carabinieri, il primo per la mancanza di contratto per lo smaltimento dei rifiuti, il secondo sanzionato perché sprovvisto di registro di carico e scarico del rifiuti speciali prodotti

terra-dei-fuochi-3Oltre centomila euro di sanzioni amministrative per una ditta di San Sebastiano al Vesuvio dove per la produzione di pellame erano impiegati 33 lavoratori a nero su un totale di 54.

Anche a Grumo Nevano scoperti 11 lavoratori irregolari su 18 in una ditta di confezionamento di abiti, inoltre nello stesso comune scoperti illeciti nella gestione dei rifiuti per una ditta adibita alla distribuzione di pneumatici, per un’azienda specializzata nel confezionamento di abiti da uomo, cinque denunce per immissione di fumi pericolosi in atmosfera, tre per abusivismo edilizio col sequestro di due locali.

Sorpreso invece a Carbonara di Nola un sessantaquattrenne mentre era intento a bruciare rifiuti plastici nello spiazzale della sua casa in costruzione.

A Torre del Greco denunciato il titolare di una rivendita di pneumatici che aveva adibito un terreno agricolo a discarica abusiva dove sono stati rinvenuti circa 3000 pneumatici e 200 cerchioni usurati.

A Ercolano sequestrata un’autocarrozzeria senza alcuna autorizzazione e denunciati cittadini responsabili della tenuta di attività abusive per la raccolta e lo smaltimento di rifiuti ferrosi e tessili.

A Boscoreale deferito un cinquantottenne titolare di attività di autoriparazione senza autorizzazione alle emissioni in atmosfera; l’uomo depositava i rifiuti speciali dell’attività in modo incontrollato e gli è stata sequestrata una cabina di verniciatura, 40 pneumatici, guaine di plastica e tubi presumibilmente contenenti amianto.

A Castellammare di Stabia, denunciata l’amministratrice di una società di lavorazione trasformazione e commercio di prodotti lattiero-caseari, carni, import export di bestiame. È ritenuta responsabile di abbandono di rifiuti su un fondo agricolo di ben 6.000 mq di rifiuti edili e di sei autocarri in disuso.

A Gragnano denunciato per gestione di rifiuti non autorizzata un cinquattaquattrenne di Castellammare titolare di un opificio tessile abusivo. sequestrato l’immobile e scarti di lavorazione tessile. Nessuna traccia del registro di carico e scarico dei rifiuti speciali.

Nel casertano i casi più eclatanti a Villa Literno, dove due persone sono state sorprese all’interno di uno stabile in disuso mentre davano fuoco a rifiuti pericolosi di vario genere, e a Parete, nei pressi del cimitero cittadino, dove due compattatori stavano sversando sul manto stradale il percolato prodotto dalla compattazione dei rifiuti, materiale che avrebbe dovuto essere smaltito presso un sito dedicato.

Nonostante l’attenzione pubblica sul tema inquinamento sia sempre sotto i riflettori, i fenomi che vedono coinvolti i traffici illeciti di rifiuti sul territorio sembrano moltiplicarsi e, purtroppo, sembra essere ancora lontana la fine per la terra dei fuochi.

Raffaele Cirillo

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