Mentre gli esperti dell’Agenzia Spaziale Europea continuano ad analizzare i dati ricevuti dalla sonda madre Tgo per capire cosa sia successo al lander della missione ExoMars durante la sua discesa sul pianeta rosso, ci sono importanti novità relative allo strumento Dreams che avrebbe dovuto raggiungere il suolo marziano insieme alla capsula Schiaparelli. La situazione è critica, ma non si può dire che sia fallita.
Secondo i dati ricevuti da Marte, Dreams (Dust Characterisation, Risk Assessment, and Environment Analyser on the Martian Surface), la piccola stazione meteorologica nata dalla collaborazione tra Inaf, Asi e Cisas di Padova, si è attivata durante la discesa del lander e ha inviato dati relativi al suo stato di funzionamento. In quei pochi secondi di trasmissione, Dreams ha comunicato attivamente con il lander Schiaparelli. Tutti questi dati, insieme a quelli sulla discesa di Schiaparelli, ora in mano agli scienziati e ai tecnici della missione, rappresentano un prezioso bagaglio di informazioni per la seconda fase del programma Exomars, ovvero la prossima missione prevista in partenza per Marte il 2020.
“Eravamo pronti – afferma Francesca Esposito dell’Inaf – Osservatorio Astronomico di Capodimonte, Principal Investigator di Dreams – Lo strumento si è acceso, ha avuto il consumo di corrente previsto e, perfettamente comunicante con Schiaparelli, sarebbe stato immediatamente pronto per acquisire i dati dalla superficie marziana”. La fase di progettazione e realizzazione di Dreams ha offerto ai ricercatori un’opportunità unica per comprendere i fenomeni presenti su Marte e la loro formazione.
“Parte della scienza di Dreams, assieme ad alcuni sensori già testati, sarà comunque riutilizzata per la prossima missione ExoMars2020. – aggiunge Esposito – Stiamo continuando a lavorare e analizzare i dati e l’Inaf – Osservatorio di Capodimonte sarà responsabile dello strumento MicroMed per misurare le polveri in atmosfera marziana e i campi elettrici associati”.
Ornella Scannapieco