Camorra a Napoli, tensione a “Cavalleggeri”: spari contro abitazione

338

pistolaColpi di pistola sono stati esplosi la notte scorsa nella zona di Napoli di “Cavalleggeri” contro la finestra di un parente del boss Alessandro Giannelli da due individui a volto coperto in sella ad un potente scooter. Il clan di camorra “D’Ausilio” di “Bagnoli” non avrebbe perso tempo nel rispondere alle voci che vorrebbero il ras Alessandro (attualmente detenuto) in libertà per Natale.

Chiaro il segnale: pronti alla guerra persino nella roccaforte degli acerrimi nemici. Gli investigatori mantengono la massima allerta nella zona: si temono raid ai danni di parenti di Giannelli (il padre gestisce un bar a Cavalleggeri) e del ras latitante dei D’Ausilio Felice. Felice D’Ausilio si nasconderebbe nella propria zona di origine a Bagnoli: gli 007 del nucleo catturandi della Questura di Napoli starebbero stringendo il cerchio intorno al reggente del clan D’Ausilio che potrebbe terminare a giorni la latitanza e tornare così nelle patrie galere. Felice D’Ausilio sarebbe letteralmente braccato dalle forze dell’ordine e, secondo alcune indiscrezioni provenienti da “radio mala”, qualche attuale fedelissimo potrebbe decidere di tradire il ras diventando collaboratore di giustizia.

Quale migliore prova della buona fede del pentito di quella di far catturare un boss di grosso calibro iscritto nel registro dei latitanti più pericolosi d’Italia. Nell’universo della camorra tutto è possibile: ormai i vecchi equilibri del sistema sono saltati con giovani criminali pronti a uccidere ovunque in città pur di annientare le famiglie storiche della malavita partenopea. La cupola di Secondigliano e i Mazzarella di San Giovanni a Teduccio non starebbero passivamente a guardare ma sarebbero pronti a cogliere l’occasione di impadronirsi criminalmente parlando dell’intero territorio, forti di uomini e mezzi degni di un esercito regolare.

In tal senso proprio al boss Alessandro Giannelli sarebbero attribuiti legami stretti con gli Scissionisti di Secondigliano (addirittura familiari): un particolare importante che potrebbe fare di Giannelli in caso di conflitto di camorra a tutto campo il luogotenente degli Scissionisti nella zona compresa tra Fuorigrotta, Bagnoli, Cavalleggeri, Soccavo e Pianura. Una situazione incandescente che rischia di tramutarsi all’improvviso in una della guerre più violente di camorra degli ultimi decenni.

Alfonso Maria Liguori

Donazione sostieni il Gazzettino Vesuviano
Condividi
PrecedenteNapoli, studenti spagnoli accoltellati da una baby gang
SuccessivoStesa di camorra nella zona “Mercato” a Napoli: terrore in strada
Pubblicista, con formazione scolastica classica e frequenza universitaria presso l'Ateneo Federico II di Napoli (corso di Laurea in Filosofia). Dal 2003 "Aml" è nato, giornalisticamente parlando, con il settimanale diocesano della Curia di Napoli "Nuova Stagione". Successivamente collabora con Cronache di Napoli, con Metropolis, con Napoli Più, svolgendo nel contempo attività di pubbliche relazioni e portavoce di politici. Impegnato nel sociale nel 2003 ha preso parte ad un progetto sociale per il recupero di minori a rischio promosso dall'associazione onlus "Figli in Famiglia" in collaborazione con il Tribunale per i Minori di Napoli. Ha curato eventi di solidarietà per associazioni onlus in favore di noti ospedali partenopei in collaborazione con l'Ubi Banca Popolare di Ancora. Ha diretto la trasmissione televisiva "Riflettori su Ercolano" (a sfondo sociale) per Tele Torre. Profondo conoscitore della strada e dei complessi meccanismi sociali che caratterizzano le problematiche di Napoli e della sua provincia, da anni collabora attivamente con il Gazzettino vesuviano.