Vallo di Diano, il M5S: “Dopo Chernobyl nessuna messa in sicurezza”

vallo-di-diano“A distanza di anni è grave che molte aree e terreni interessati dagli sversamenti illegali accertati dall’inchiesta Chernobyl e che vede coinvolti alcuni Comuni del Vallo di Diano non siano stati ancora messi in sicurezza o quantomeno delineati”. Lo denuncia il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Michele Cammarano nel corso della seduta della Commissione speciale Terra dei Fuochi.

“L’audizione chiesta dal Movimento 5 Stelle dei vari sindaci e tecnici – spiega – segue una precedente seduta andata deserta tranne per la presenza del sindaco di Teggiano che documenti alla mano ha mostrato come il suo Comune non sia coinvolto nella vicenda”. “Oggi nuovamente e in modo reiterato non erano presenti i sindaci di Sant’Arsenio e San Pietro al Tanagro – sottolinea – di questo ultimo Comune era presente un tecnico, avvisato in ritardo, e quindi sprovvisto di documentazione”.

“Abbiamo comunque incassato la disponibilità dell’Arpac Salerno – continua Cammarano – nel tenere sotto controllo ed eseguire ulteriori analisi sui campioni di terreni oggetto dell’indagine dei magistrati”. “L’inchiesta Chernobyl è di sette anni fa ed ha svelato la Terra dei Fuochi nel salernitano ed è approdata nelle aule giudiziarie – rileva il consigliere regionale – ma il processo non è ancora cominciato”. “Ribadiamo che occorre chiarezza e trasparenza e procedere con la messa in sicurezza dei territori per la tutela della salute dei cittadini – conclude Cammarano – provvederemo a riconvocare in Commissione nuovamente i sindaci”.

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