Contrabbando, spaccio e prostituzione: viaggio ad “Agnano”. Napoli.

2281

via agnanoNapoli, emergenza sicurezza ad “Agnano”: una realtà allucinante fatta di contrabbando, prostituzione, spaccio di droga e rapine continuamente messe in essere all’imbrunire nel tratto che dall’uscita della Tangenziale conduce a “Bagnoli” (spesso non denunciate per omertà dalle vittime). Via Scarfoglio, storica sede delle principali concessionarie partenopee di auto, nelle viuzze laterali è teatro di uno dei più fiorenti mercati del sesso attivi a Napoli. Appartamenti siti in piccole villette ospitano transessuali e prostitute (prevalentemente sud americane e dell’est europeo) che applicano tariffe ben precise a seconda della prestazione richiesta dal cliente e dal numero di soggetti coinvolti nella performance. Si parte da un minimo sindacale di 50 euro per arrivare anche a 500 euro a “seduta”: il tutto a pochi metri da una delle zone industriali più trafficate di Napoli.

Inoltre secondo alcune indiscrezioni le prostitute avrebbero offerto rifugio a noti latitanti della zona e non solo: pare infatti che le alcove siano sovente adoperate dal sistema quale deposito per armi e stupefacenti. Per non parlare del caporalato ancora in auge ad Agnano: uomini di colore attendono ogni giorno ai margini della strada che qualcuno li ingaggi per un lavoro manuale giornaliero. Le precedenze nelle chiamate e le trattative sarebbero regolate da connazionali vicini alla camorra, pronta sempre a lucrare sulla disperazione dei più deboli. Per comprendere la veridicità di quanto narrato basterebbe percorrere in orario serale i luoghi agnano-napolisopracitati: discariche a cielo aperto abilmente nascoste in violetti adiacenti le concessionarie, prostitute e viados ferme in auto in attesa dei clienti, balordi a bordo di scooter pronti a compiere rapine ai danni degli automobilisti di passaggio.

Ovviamente le forze dell’ordine, a cui indiscussa va la stima dei cittadini, non possono essere onnipresenti ne disporre di mezzi tali da garantire un monitoraggio dell’area h24. Nessuna polemica quindi con le uniformi dello Stato come qualche addetto ai lavori forse con eccessiva fretta ha più volte ravvisato nei nostri articoli ma al contrario la voglia di tutelare chi svolge un delicato compito senza godere dell’adeguato supporto umano e logistico.

Questo è un fatto e a precisarlo sono le stesse forze dell’ordine, attraverso il segretario Coisp Napoli Giulio Catuogno: “E’ veramente difficile operare in simili condizioni scontrandosi spesso con un’opinione pubblica feroce e aggressiva. Siamo determinati a svolgere con senso di responsabilità il nostro delicato incarico in difesa della pubblica sicurezza e della legalità ma è veramente dura lavorare ogni giorno senza sapere se si rientrerà a casa incolumi a fine servizio”. In sintesi: si svegli la politica o per Agnano e gran parte di Napoli l’emergenza sicurezza assumerà presto drammatiche proporzioni.

Alfonso Maria Liguori

Donazione sostieni il Gazzettino Vesuviano
Condividi
PrecedenteESCLUSIVO / Scavi di Pompei: sepolture misteriose e nuove scoperte presentate a Valencia
SuccessivoNapoli, arrestato il “fornitore ufficiale di cocaina” di dipendenti e ristoratori
Pubblicista, con formazione scolastica classica e frequenza universitaria presso l'Ateneo Federico II di Napoli (corso di Laurea in Filosofia). Dal 2003 "Aml" è nato, giornalisticamente parlando, con il settimanale diocesano della Curia di Napoli "Nuova Stagione". Successivamente collabora con Cronache di Napoli, con Metropolis, con Napoli Più, svolgendo nel contempo attività di pubbliche relazioni e portavoce di politici. Impegnato nel sociale nel 2003 ha preso parte ad un progetto sociale per il recupero di minori a rischio promosso dall'associazione onlus "Figli in Famiglia" in collaborazione con il Tribunale per i Minori di Napoli. Ha curato eventi di solidarietà per associazioni onlus in favore di noti ospedali partenopei in collaborazione con l'Ubi Banca Popolare di Ancora. Ha diretto la trasmissione televisiva "Riflettori su Ercolano" (a sfondo sociale) per Tele Torre. Profondo conoscitore della strada e dei complessi meccanismi sociali che caratterizzano le problematiche di Napoli e della sua provincia, da anni collabora attivamente con il Gazzettino vesuviano.