Torre Annunziata, pistola e droga in auto: preso il figlio del boss De Luca Bossa

Prosegue con successo l’opera svolta dai finanzieri in forza al comando provinciale della guardia di finanza di Napoli nell’ambito della tutela della sicurezza economico-finanziaria rivolta alla prevenzione e repressione dei fenomeni illeciti. In quest’ottica ieri le fiamme gialle hanno arrestato a Torre Annunziata dopo un rocambolesco inseguimento il 23enne Umberto De Luca Bossa, figlio del ras storico della camorra di “Ponticelli” Antonio (alias Tonin “‘o sicc”, attualmente detenuto al 41bis).

L’uomo viaggiava in una “Smart” in cui i finanzieri hanno rinvenuto e sequestrato una dose di marijuana, diverse banconote e una pistola calibro 9×21 “Beretta” completa di munizioni e con il colpo in canna. De Luca Bossa è stato associato al carcere di Napoli Poggioreale insieme ad un complice. Quello che preoccupa di più gli investigatori è la presenza in auto di una pistola pronta all’uso: la presenza del colpo in canna non lascerebbe dubbio alcuno, gli uomini erano pronti a far fuoco per offendere o difendersi da qualcuno.

Gli inquirenti stanno tentando di ricostruire gli spostamenti di Umberto De Luca Bossa al fine di stabilire se l’uomo fosse uscito al casello di “Torre Annunziata Sud” avendo un appuntamento con qualche pezzo da novanta del posto per acquistare stupefacenti o se si sia trattato di altro, magari di una spedizione punitiva seguita a qualche sgarro avvenuto a Napoli.

“Radio mala” conosce bene la famiglia De Luca Bossa, una volta legata ai “Sarno” nel controllo degli affari illeciti nella periferia di Napoli e oggi enormemente indebolita dalle condanne pesanti inflitte ai vertici della cosca e dagli ingenti sequestri di beni mobili e immobili. I Sarno ormai non sono altro che un lontano ricordo a Ponticelli: i signori del rione De Gasperi tra pentimenti eclatanti e sceneggiate in aula hanno perso credibilità e spessore nel sistema partenopeo che non perdona i cosiddetti “pentiti”.

Logiche violente e perverse di chi si arricchisce sull’ignoranza e sulla povertà altrui da sempre. Che sia nato un nuovo asse della camorra Ponticelli-Torre Annunziata ? Lo sapremo presto: intanto continua senza sosta il lavoro delle forze dell’ordine impegnate, tra enormi difficoltà, a garantire la pubblica sicurezza a Napoli e nell’hinterland vesuviano.

Alfonso Maria Liguori

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Pubblicista, con formazione scolastica classica e frequenza universitaria presso l'Ateneo Federico II di Napoli (corso di Laurea in Filosofia). Dal 2003 "Aml" è nato, giornalisticamente parlando, con il settimanale diocesano della Curia di Napoli "Nuova Stagione". Successivamente collabora con Cronache di Napoli, con Metropolis, con Napoli Più, svolgendo nel contempo attività di pubbliche relazioni e portavoce di politici. Impegnato nel sociale nel 2003 ha preso parte ad un progetto sociale per il recupero di minori a rischio promosso dall'associazione onlus "Figli in Famiglia" in collaborazione con il Tribunale per i Minori di Napoli. Ha curato eventi di solidarietà per associazioni onlus in favore di noti ospedali partenopei in collaborazione con l'Ubi Banca Popolare di Ancora. Ha diretto la trasmissione televisiva "Riflettori su Ercolano" (a sfondo sociale) per Tele Torre. Profondo conoscitore della strada e dei complessi meccanismi sociali che caratterizzano le problematiche di Napoli e della sua provincia, da anni collabora attivamente con il Gazzettino vesuviano.