Boscoreale e l’aggressione al sindaco: ecco tutta la storia e i retroscena

Il risultato di un venerdì di straordinaria follia a Boscoreale sta concentrato tutto in quattro righe e poche battute: il sindaco Giuseppe Balzano e un suo consigliere di maggioranza, Ernesto Fiore, all’ospedale per farsi refertare i danni fisici subiti in un’aggressione e la denuncia che arriverà all’aggressore, una donna.

Quest’ultima, pare non nuova a proteste plateali e a episodi simili (anche qualche mee fa nel consiglio comunale successe un episodio sgradevole con la signora che mente veniva allontanata da un vigile urbano perché turbava con frasi e epiteti il normale dibattito consiliare, si accasciava a terra urlando e accusando malori), si era introdotta assieme al marito nella stanza del sindaco e aveva cominciato a gridare dando addosso Balzano prima verbalmente e poi fisicamente.

Il risultato? Feriti, contusi, un poliziotto che blocca l’aggressore, i carabinieri che arrivano in pochi secondi, il 118 per i ricoveri. Insomma, una vicenda ancora tutta da chiarire per filo e per segno. Ma della quale i boschesi hanno saputo subito e commentato di conseguenza. Che poi si sia trattato di strattonate, spinte, borsettate o schiaffi – come la vicenda è stata raccontata dalla voce delle gente – lo accerteranno le indagini che scatteranno formalmente a partire da domani quando la denuncia per aggressione sarà formalizzata nella locale stazione dell’Arma.

Ad avere la peggio, tuttavia, tra i due aggrediti sindaco e consigliere, pare sia stato proprio Fiore che all’ospedale ha dovuto esser sottoposto a radiografia e Tac perché lamentava un fortissimo dolore al braccio sinistro e insensibilità su una guancia. Evidentemente le “borsettate” sulla nuca avute mentre tentava di fare da scudo al sindaco e di proteggerlo dalla violenza avevano colpito centri nervosi importanti. Quale poi sia sta la ragione di tanta brutalità ancora non si capisce bene.

C’è solo da sottolineare come il clima in cui si lavora al Comune di Boscoreale – e che allo stesso modo si vive nella cittadina vesuviana – sia pessimo. Così come va sottolineato – e lo ha fatto anche il sindaco – la facilità con la quale chiunque, senza alcun lasciapassare e senza essere indentificato possa avere accesso agli uffici e mettere in pericolo l’incolumità dei dipendenti. E questo nonostante si sia attivato un punto di controllo. Ovviamente, ci sono delle falle. E ci saranno, magari, anche delle colpe. Una inchiesta interna adesso provvederà a metter a fuoco i “come” e i “perché” di tutto questo. Su tutto, però, grava il problema economico del comune.

Un debito di quasi sette milioni di euro accumulato negli anni passati dalle passate amministrazioni. Che adesso gettano benzina sul fuoco tentando di mettere in difficoltà l’amministrazione Balzano per colpe che non ha. Durante con le amministrazioni del centrodestra – fanno notare dalla maggioranza – si è scialacquato; scendevano persino con l’elicottero le attrici, per portare la befana in paese; c’era uno staff di quattro unità, ben pagate, che affiancava il sindaco. Tutto a spese dei cittadini e tutto a gravare su quel debito che ora è venuto prepotentemente alla luce.

Unica colpa, forse, ma era proprio questo che tentavano e stanno tentando di provocare le opposizioni, il dissesto delle casse comunali non dichiarato ma aggirato con un escamotage, permesso, consentito e legale, che vedrà il comune impegnato a ripianare i propri debiti in un certo numero di anni. Cosa volevano le opposizioni? Che fosse dichiarato il dissesto. Che cosa comportava? La non candidabilità di questi amministratori in elezioni successive.

E qua sta il punto. Da tutto questo è venuto fuori il caos amministrativo, qualche dimissione di consigliere, astio e maldipancia. “Ma è la politica, bellezza” come diceva uno che di queste cose se ne intendeva. Ma se la politica spinge all’insulto e all’aggressione, allora non si tratta più di politica. Si tratta di tutt’altro. E è necessario denunciare affinché si faccia luce su colpe e responsabilità.

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